Consiglio di Stato sospende la sentenza Tar sui musei: “Direttori stranieri tornino in servizio”
Il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar relativa alla norma Franceschini sui musei. Ad annunciare la decisione di Palazzo Spada è stato proprio lo stesso ministro Franceschini su Twitter. Poche settimane fa, su ricorso di un concorrente, il tribunale amministrativo del Lazio aveva bocciato le nomine di cinque dei venti direttori stranieri dei musei italiani sostenendo che le procedure di selezione seguite del ministero dei Beni Culturali fossero viziate in più punti. La decisione del Tar aveva portato all'immediata decadenza dei cinque direttori dal proprio ruolo. Preso atto della sentenza, il Mibact ha opposto ricorso al Consiglio di Stato, che in serata ha emesso il verdetto accogliendo la richiesta di sospensiva del dicastero diretto dal ministro Franceschini.
La Sesta sezione del Consiglio, con le ordinanze 2471 e 2472, ha fissato per il 26 ottobre l'udienza pubblica per decidere con sentenza le questioni relative alla legittimità delle nomine dei direttori dei musei: "Considerata la mancanza di pregiudizio nei confronti dei ricorrenti vittoriosi in primo grado – titolari di incarichi che durante il corso del processo continuano a svolgere – ha deciso, in via cautelare, che i direttori, le cui nomine erano state annullate dalle sentenze del Tar, riprendano a svolgere le loro funzioni in attesa della sentenza, a tutela della loro posizione lavorativa e retributiva (venuta meno con effetto immediato a seguito dell'annullamento del Tar)", si legge nella decisione di Palazzo Spada.
I siti coinvolti da questa decisione sono il Museo archeologico nazionale di Napoli, il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, il Museo nazionale archeologico di Taranto, le Gallerie estensi di Modena e il Palazzo ducale di Mantova. "Il Consiglio di Stato sospende la sentenza del TAR sui direttori dei musei, che da domani tornano in servizio. A ottobre decisione definitiva", ha dichiarato Franceschini su Twitter.