Confermato il bonus cultura, ma con un tetto di reddito pari a 25mila euro
La bozza della Legge di bilancio 2022 – ossia il documento con cui il Governo in carica comunica al Parlamento le spese e le entrate previste per l’anno seguente – presenta delle novità importanti anche sul fronte della cultura. Infatti, stando a quanto riportato dall'agenzia stampa Ansa, tra le misure presenti nella manovra – che dovrebbe essere depositata in Senato il prossimo 2 novembre – rientrerebbe anche la conferma del Bonus Cultura introdotto nel 2016 dal governo Renzi, che sarà però vincolato ai parametri Isee, prevedendo un tetto di reddito pari a 25mila euro annui.
Manovra: 230 milioni di euro l'anno per i 18enni
Stando alla bozza della manovra, in totale, l'investimento globale che sarà stanziato per i 18enni – residenti in Italia o titolari di permesso di soggiorno – sarà pari a 230 milioni l'anno. A partire dal 2022, i 18enni potranno utilizzare una carta prepagata dedicata ad acquisti e spese di tipo culturale. Allo stato attuale, l'esatto importo della carta non è stato specificato – sarà fissato con decreto ministeriale – ma si conoscono già le destinazioni di spesa: la somma sarà spendibile soltanto in determinati modi, ossia per l'acquisto di biglietti di spettacoli, mostre, concerti e proiezioni cinematografiche, aree archeologiche e parchi, per comprare libri, quotidiani, musica e film e per il finanziamento di corsi di musica, teatro e lingue. L'eventuale violazione di queste condizioni comporterà l'immediata disattivazione della carta e la cancellazione dall'elenco dei candidati.
Cos'è il Bonus Cultura?
Introdotto dalla legge di Stabilità del 2016, il Bonus Cultura è stato uno dei fiori all'occhiello del governo Renzi: prevede l'erogazione di un voucher da 500 euro da investire in libri, cinema, teatro e molto altro ancora. Tuttavia, fino al 31 agosto del 2021, l'erogazione della somma era svincolata dalla situazione di reddito delle famiglie dei destinatari: per ottenere il bonus era sufficiente aver compiuto 18 anni ed essere residenti in Italia o in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Di contro, come anticipato, per avere accesso alla carta messa in cantiere dalla bozza della Finanziaria 2022 sarà necessario mantenersi al di sotto di una soglia di reddito prestabilita (pari a 25mila euro).