Concerto di Capodanno a Vienna, il 2020 inizia sulle note di Beethoven
Il 1 gennaio 2020 dalla splendida Sala d’Oro del Musikverein di Vienna verrà trasmesso il tradizionale Concerto di Capodanno. Una tradizione che ormai da 80 anni segna l’inizio di ogni nuovo anno sulle note dei più grandi compositori austriaci: quest’anno, però, sono molte le novità che sentiremo. Andris Nelsons, che dirigerà l’Orchestra della Filarmonica di Vienna, ha introdotto parecchie modifiche ad un programma musicale solitamente blindatissimo: tante prime esecuzioni per questo Neujahrskonzert 2020, con un Beethoveen inaspettato a 250 anni dalla nascita, e una Marcia di Radetzky che, forse, non sarà più quella a cui siamo abituati.
Concerto di Capodanno a Vienna: le novità
Come ogni anno, dal 1939, il 1 gennaio 2020 inizierà sulle note della più celebre musica viennese di tutti i tempi. Quest’anno, però, il carattere spiccatamente tradizionalista del Concerto di Capodanno del Musikverein è stato notevolmente rinnovato dall'estro del Maestro Andris Nelsons: il lettone, che dirigerà l’orchestra della Filarmonica di Vienna, ha scelto infatti di inserire nel programma musicale numerose novità, e di modificare alcune tradizioni che ormai da 80 anni arricchivano il Capodanno austriaco.
Fra le novità, quelle che riguardano compositori come Hans Christian Lumbye, Josef Hellmesberger figlio, Carl Michael Ziehrer e Franz von Suppé, alla loro prima esecuzione assoluta alla Sala d’Oro del Musikverein. Nuove anche alcune polke degli immancabili Strauss, così come nuovo e sorprendente anche Ludwig van Beehtoven, che quest’anno debutterà per la prima volta in assoluto al Neujahrskonzert 2020 in concomitanza con un altro anniversario molto speciale.
Una tradizione lunga ottant'anni, quella del Concerto di Capodanno a Vienna, che quest’anno rischia di non vedere eseguita una delle sue più celebri e attese opere: la Marcia di Radetzky è stata al centro delle polemiche in questi ultimi mesi dopo la proposta dello stesso Nelsons di modificarne alcune parti. La motivazione, perché troppo “nazista”: l’arrangiamento musicale dell’originale di Strauss eseguito fino ad oggi venne infatti realizzato da Leopold Weninger, compositore iscritto al Partito nazionalsocialista, che lo riprese modificandone alcune parti per renderle più “incalzanti”. Quest’anno potrebbe non essere così: Andris Nelsons ha proposto di riprendere la versione originale di Strauss, “epurando” così la Marcia da memorie scomode.
Il programma: Beethoven, a 250 anni dalla nascita
Gli 80 anni del tradizionale Neujahrskonzert viennese coincidono, nel 2020, con un altro importantissimo anniversario per la musica classica: i 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven. Non stupisce quindi la scelta del Maestro Andris Nelsons di inserire nel ferreo programma musicale del concerto, solitamente dedicato in gran parte alla famiglia Strauss, anche il compositore di Bonn.
Si tratta della prima volta in assoluto che un brano di Beethoven partecipa al Concerto di Capodanno del Musikverein: Cajkovskij, Wagner e perfino Rossini, in passato, hanno arricchito il lungo viaggio attraverso la musica viennese d’inizio anno, ma Beethoven non era mai comparso. Un debutto in grande stile, dunque, per festeggiare i suoi 250 anni: il direttore ha scelto una delle più celebri contraddanze, fra le poche, che il compositore scrisse fra il 1800 e il 1802, ovvero la Zwölf Contretänze, WoO 14.