Compiti delle vacanze, il sondaggio: uno studente su quattro non ha ancora aperto libro
Arrivati al giro di boa di agosto, a che punto sono con i famigerati compiti delle vacanze i nostri studenti? Secondo un sondaggio di Skuola.net non se la passano proprio benissimo, considerato che 1 su 4 non ha ancora toccato libro. Per fortuna, verrebbe da dire. Perché un po' di distacco dalle materie scolastiche non può far male. In ogni caso, secondo il sondaggio del famoso portale scolastico, solo 1 alunno su 10 è riuscito a gestire al meglio il carico di lavoro assegnato dai professori prima della pausa estiva. A farla da padrone nel carico dei compiti, naturalmente, italiano e matematica, che restano le materie con più esercizi da svolgere. Tra 2 e 4 il numero medio di libri assegnati e da leggere. Tra le preferenze, sempre secondo quanto rilevato da Skuola.net, Italo Calvino (come ogni anno) e Luigi Pirandello (come ogni anno), frutto evidentemente degli interessi e della formazione dei docenti. Per quanto riguarda il carico di lavoro estivo, nel medesimo sondaggio, emerge poi che "solo 1 su 4 potrà sfruttare l’assist di un docente cimentandosi con compiti fantasiosi e coinvolgenti: nel 2019 vanno per la maggiore gli spunti per la difesa dell’ambiente."
Compiti delle vacanze: solo l'11% ha già finito
Solo l’11% degli studenti intervistati, secondo il sondaggio citati, ha dichiarato di aver finito tutti i compiti. Un altro 25% dice di aver superato la metà del carico di lavoro, mentre il restante 65% si divide tra quel 40% non ha ancora raggiunto la soglia psicologica di metà compiti, e un 25% che non ha minimamente preso in considerazione l’ipotesi di iniziare a far qualcosa. Tra questi ultimi, qual è la motivazione principale del ritardo?
Innanzitutto, come sempre, la quantità di lavoro assegnato dai vari docenti influenza molto questo ritardo. Per il 28% degli intervistati, l'italiano è la disciplina con più compiti da portare a termine, mentre la matematica è sul secondo gradino del podio con il 25%. Seguono il latino e il greco, ancora più giù le lingue straniere. Per quanto riguarda la parte creativa dei compiti, bisogna evidenziare come il 2019 sia stato l’anno del movimento giovanile in difesa dell’ambiente, riferisce Skuola.net, motivo per cui "qualche insegnante ha pensato di far passare gli alunni dalle parole ai fatti, chiedendogli di ripulire dai rifiuti e dalla plastica la spiaggia frequentata in estate, documentando il tutto. Più in generale, il reportage delle vacanze, preso da diverse angolature (culturale, artistico, linguistico, sociale), è sicuramente l’opzione più sfruttata dai prof."