Com’è ritornata Paris Hilton: da dj più pagata al mondo ai feat con Cyrus, Stallion e Trainor
Sono passati 18 anni dal debutto con Paris e la scorsa settimana, la creator, imprenditrice digitale, dj e icona pop del primo decennio dei 2000 Paris Hilton, ha pubblicato il suo secondo album. E se il primo progetto, una collection di avventure adolescenziali vissute dalla donna aveva ricevuto grande critiche, ma anche un successo in termini numerici, con oltre 600mila copie vendute e l'esplosione di Stars are blind, Infinite Icon potrebbe rappresentare l'album della maturità della cantante. Infatti, terminata la fase da Party Girl, Hilton ha raccontato così la nascita del nuovo progetto: "Il mio primo album parlava molto di come era la mia vita a quel punto. Era la mia era da Party Girl. Le canzoni sono semplicemente molto spensierate e divertenti e parlano tutte di uscire, apparire sexy e divertirsi. Quest'album ha sicuramente un significato molto più profondo e volevo solo che le canzoni riflettessero davvero sulla mia vita e sul mio viaggio e fossero introspettive".
Com'è cambiata la vita di Paris Hilton negli ultimi 16 anni
Anche perché, negli anni, , la cantante non ha di certo abbandonato la musica, anzi. Lo scorso luglio 2023, in uno dei suoi set al Tomorrowland, aveva risposto alle critiche degli hater così: "Questo è dedicato ai due haters in prima fila che tengono alto il cartello che dice che non suonerò dal vivo, perché tesoro, certo che lo faccio". E infatti, nei 16 anni successivi all'uscita di Paris, Hilton è anche diventata la dj più pagata al mondo. Come riportato dal Guardian, già nel 2014, Hilton guadagnava fino a un milione di dollari per esibirsi con un set, mentre per una residenza di oltre quattro notti all'Amnesia club di Ibiza, la cifra saliva oltre i 2,7 milioni. Hilton ha anche pubblicato un'autobiografia, un documentario, un reboot dello show The Simple Life, che conduceva con Nicole Ritchie.
La denuncia degli abusi sessuali subiti alla Provo Canyon School
Nel frattempo, sta continuando il suo attivismo sociale nei confronti del settore scolastico e adolescenziale di Utah, dopo che nel 2022 aveva confessato gli abusi subiti alla Provo Canyon School: "Una notte, era molto tardi circa le 3 o le 4 del mattino, io e altre ragazze siamo state prelevate dalle nostre camere e portate in un’altra stanza privata dove un paio di uomini dello staff ci hanno sottoposto a un esame del collo dell’utero', così ci hanno detto. Mi hanno fatto sdraiare su un lettino e hanno infilato le loro dita dentro di me. Non so perché lo abbiano fatto, ma non erano medici, questo lo so per certo. È stato spaventoso, ero terrorizzata, questa cosa mi ha bloccata per anni. A volte il ricordo di quello che è successo mi assale all’improvviso e ci penso. Ora guardando a quei fatti con gli occhi di un’adulta, posso decisamente definirli un abuso sessuale".
Da Sia a Meghan Trainor, chi sono le collaboratrici di Paris Hilton
E come arriviamo a Infinite Icon? Secondo la ricostruzione della cantante, dopo aver pubblicato alcuni singoli con la Cash Money Records di Lil Wayne, nello special di Natale Miley's New Year's Eve Party del 2022 della NBC, condotto proprio da Miley Cyrus, è arrivato l'incontro con la cantante, ma soprattutto Sia. Sarà una figura fondamentale in Infinite Icon, poiché produttrice esecutiva del progetto. Ma sono tante le autrici a partecipare al nuovo disco, da Rina Sawayama in I'm Free a Meghan Trainor in Chasin, passando per Megan Thee Stallion in BBA. Oltre alla produzione di produttori come Kid Harpoon e Tyler Johnson, collaboratori di Harry Styles vincitori di GRAMMY per Harry's House del 2022. Senza dimenticare Greg Kurstin e Caroline Ailini, autori anche per Dua Lipa. Anche una conoscenza "italiana" nel disco come Marìa Becerra, che solo alcuni mesi fa ha collaborato con Geolier nel suo disco Dio Lo Sa nella traccia Bella e Brutta Notizia.
Dal matrimonio all'ADHD, fino lla fama tossica: tutti i temi di Infinite Icon
Ma di cosa parla Infinite Icon? Tra i brani che hanno sorpreso il pubblico, c'è sicuramente la collaborazione con Sia, in cui l'autrice viviseziona la sua vita sotto i riflettori, ammettendo che la fama non le ha portato l'amore che avrebbe desiderato, anzi. Infatti, nel brano Fame won't love you, canta: "Perché la fama non ti amerà come una madre, come dovrebbe un padre e potresti desiderare Oscar, Grammy e Blockbuster, ma la fama non ti amerà come un amante, come dovrebbe un fratello". Nel disco rientra anche la storia d'amore con il marito Carter Reum in Infinity, ma anche la sua condizione, l'ADHD. Il brano, come ha sottolineato l'autrice, vuole essere un inno per coloro che soffrono della condizione, che negli anni adolescenziali l'hanno anche costretta a frequentare la Provo Canyon School. A chiudere il disco arriva Adored: la traccia riallinea gli assi narrativi del disco, raccontando di una protagonista ormai soddisfatta della sua vita al 100%, liberatasi anche dal "sapore aspro" della sua vita: "Pensavo che l'amore avesse sempre un sapore amaro o che non fosse reale, ma non sto annegando nelle lacrime, non ne avevo idea finché non mi hai guardato".