Com’è nata la canzone Dedicato a te, l’intervista a Le Vibrazioni e il ricordo di Giulia
Nelle scorse ore, Giulia, la musa ispiratrice del brano Dedicato a te de Le Vibrazioni del 2003, è scomparsa. Ad annunciarlo è stato il frontman della band, Francesco Sarcina, in un post Instagram in cui ha voluto salutare la donna con un fermo immagine del video ufficiale del brano, in cui Giulia era stata interpretata dall'attrice Angelica Cacciapaglia.
Chi era Giulia Tagliapietra, la storia della musa di dedicato a te
Solo qualche anno fa, il gruppo, in un'intervista a Fanpage.it aveva raccontato la genesi e il successo del brano. La canzone, il singolo d'esordio che trainerà il successo del primo disco della band, verrà certificato disco di platino e manterrà l'album in vetta alle classifiche per due settimane dalla sua uscita. Nell'intervista, la band raccontò: "Giulia (Dedicato a te) è il primo singolo de Le Vibrazioni del 2003, è una lettera di ringraziamento per questa Giulia che mi ha salvato la vita". Ma chi è Giulia, la protagonista della canzone Dedicato a te?
Giulia aveva 46 anni e viveva a Milano, dove lavorava come gemmologa. Aveva un marito e due figli e da giovanissima aveva conosciuto proprio il frontman della band Francesco Sarcina. Dedicato a te non è solo un tributo alla donna scomparsa nelle scorse ore, ma il primo grande successo della band, anche in termini commerciali. Nell'intervista, il frontman Sarcina sottolinea come, in quel momento, il brano avesse mantenuto la testa della classifica di vendita dei singoli per molte settimane: "Ha anche un record, è uno di quei brani che è rimasto più di 14 settimane primo in classifica nelle radio e nei singoli più venduti".
Il successo di Dedicato a te
Un risultato che assume ancora più valore, se legato solo alla vendita di copie fisiche: "Era un'epoca in cui si vendevano ancora i cd dei singoli e ne ha venduti un botto, oltre i 100mila". Ma Dedicato a te è anche stato un fenomeno sociale, una canzone che influenzato non solo il mercato musicale con un video in piano-sequenza dall'abitazione, lungo tutto il Naviglio Piavese. Come, ironicamente sottolinea il bassista Alessandro Deidda: "Tantissime bambine hanno beccato questo nome, Giulia, dopo la canzone".