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Come nasce Non Me La Menare degli 883, dalla cantina di Pezzali alla serie Hanno Ucciso l’Uomo Ragno

Nel quarto episodio di Hanno Ucciso L’Uomo Ragno, a serie sulla storia degli 883, Max Pezzali e Mauro Repetto fanno pace e registrano il primo brano degli 883: Non me la menare. Il racconto dell’origine della canzone, dalla serie Tv alle rivelazioni di Mauro Repetto.
A cura di Vincenzo Nasto
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Hanno Ucciso L'Uomo Ragno, via Sky Italia
Hanno Ucciso L'Uomo Ragno, via Sky Italia

Hanno Ucciso l'Uomo Ragno, la serie targata Skysugli 883, è arrivata alla sua quarta puntata, uno snodo principale nel racconto/fiction della storia della band formata da Max Pezzali e Mauro Repetto. Infatti, nel racconto diretto da Sidney Sibilla, dopo un lungo scontro che aveva allontanato i protagonisti, recitati da Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli, i due si ritrovano di nuovo nella cantina di Pezzali, dove tutto è nato. Nella serie, viene raccontata la nascita di uno dei brani più importanti del duo, il successo del 1991 Non Me La Menare, che arriverà solo due anni dopo la prima partecipazione nel programma televisivo 1,2,3 condotto da Jovanotti. Avverà anche la prima decisione importante del gruppo, la scelta del nome, che proprio nel 1989 venne invece affidata a Cecchetto con I Pop, esibendosi poi con il brano in inglese Live In The Music.

Come nasce Non Me La Menare nella serie Hanno Ucciso L'Uomo Ragno

In uno dei passaggi più importanti della quarta puntata di Hanno Ucciso L'Uomo Ragno avviene la trasformazione del gruppo, che decide di abbandonare l'inglese, trasformando quindi il titolo della canzone da Don't Break My Balls in Non Me La Menare. Nel prodotto, viene raccontata la genesi del brano, sottolineando come la "realtà" del testo sia importante per arrivare al pubblico italiano, una riflessione del personaggio di Mauro Repetto dopo aver cercato di tradurre in italiano un pezzo inglese durante la sua estate da animatore turistico. Una scelta, quella di passare dall'italiano all'inglese, che permetterà ai "neonati" 883, nome legato a uno dei modelli primordiali della Harley Davidson (passione di entrambi), di mandare il proprio provino in cassetta alle attenzioni di Claudio Cecchetto. Nei secondi finali della puntata, la cassetta viene analizzata dal produttore discografico prima dell'inizio dei titoli di coda. Ma negli anni, in più occasioni, Mauro Repetto ha raccontato la genesi di Non Me La Menare, ma anche alcuni dettagli sulla scelta del nome del gruppo.

Il racconto di Non Me La Menare di Mauro Repetto

In un'intervista a Fanpage.it nel 2023, aveva raccontato così uno dei momenti più emozionanti nella storia del gruppo: "Il momento più eccitante in assoluto è comunque il giorno dopo che abbiamo portato la cassetta di Non me la menare in portineria a Radio Deejay, all'attenzione di Claudio Cecchetto. Niente era certo, niente era acquisito, nel senso che porti una cassetta di un pezzo così, la dai al portinaio intimandolo di darla a Claudio Cecchetto e il giorno dopo Pierpaolo Peroni, che era braccio destro di Claudio Cecchetto mi chiama e mi dice: ‘Adesso facciamo questa cosa perché c'è Castrocaro'. Quindi chiamo Max, il quale con le sue frasi che non vogliono dire niente e vogliono dire tutto, mi dice ‘Allora posso mettere le mutande di pelle'. Lui vedeva già questa proiezione un po' da popstar". Nella realtà, la canzone parteciperà al Festival di Castrocaro nel 1991, fermandosi solo in finale: quell’anno vinse Bracco Di Graci con Vivo, Muoio E Vivo, davanti anche a Io Ti Vorrei di un 19enne Nek.

Mauro Repetto racconta la nascita del nome 883

In un'intervista a Fanpage.it di Mauro Repetto del 2024, l'autore ha raccontato come il lavoro seriale e la realtà si siano incrociate nella scelta del nome della band, legato al poco spazio rimasto sulla cassetta in cui era incisa Non Me La Menare: "(Ricordo) la cantina di Max, la cassetta Sony su cui abbiamo registrato la canzone. La cassetta si chiamava Chara e scrivemmo in grande il nome della canzone: non c'era spazio per altro. Allora pensiamo a un nome breve con cui ci saremmo chiamati e siamo arrivati al modello 883 della Harley Davidson. Per la prima volta, anche prima di andare da Cecchetto, abbiamo il nostro nome".

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