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Com’è il nuovo album di Cesare Cremonini, la guida alle canzoni: abbandona la paura, abbraccia il futuro

Per chi non si limita a vivere nella paura del passato e cerca una nuova strada: Alaska Baby è il nuovo disco di Cesare Cremonini, pubblicato lo scorso 29 novembre. Qui la guida all’album.
A cura di Vincenzo Nasto
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Cesare Cremonini, foto di Comunicato Stampa
Cesare Cremonini, foto di Comunicato Stampa

Una pausa lunga due anni, un momento di raccoglimento personale e poi il rapporto tra paura e dolore, la luce del futuro e i sanpietrini bolognesi che hanno accolto il cammino di Cesare Cremonini e Luca Carboni. In Alaska Baby, l'ottavo album in studio di Cesare Cremonini, l'impatto con la nuova opera vive di più riflessi, dal viaggio dell'eroe che dall'Alaska ritorna con una nuova anima nella sua città, al ritorno all'essenziale che culmina con la confessione in Acrobati. Ci sono anche momenti del progetto, come Ragazze Facili che sembra uscire dalla definizione generale del progetto, pretendendo le attenzioni che merita un brano sulla paura del dolore. Poi le atmosfere cupe di Dark Room con il pianista di David Bowie Mike Garson, l'esperimento con i Meduza che ha prodotto uno dei ritornelli più memorabili del progetto: Alaska Baby è sicuramente qualcosa che si astrae dalla contemporaneità musicale, risultando innovativo.

Il progetto, pubblicato lo scorso 29 novembre e anticipato da Ora che non ho più te, ha visto il lavoro nelle produzioni di Alessandro De Crescenzo, Alessandro Magnanini, Alessio Natalizia, i Meduza e Mike Garson. Il lavoro autoriale ricompone invece una delle coppie più importanti del nuovo cantautorato italiano: Cesare Cremonini e Davide Petrella, a cui si affianca Elisa in Aurore Boreali. All'interno del progetto, le collaborazioni sono affidate proprio ad Elisa, Mike Garson, Luca Carboni e i Meduza. Il cantante aveva presentato così il progetto sul suo profilo Instagram: "Nulla ci spaventa e rende vulnerabili quanto la felicità. Io sono partito per andare a cercarla e sono tornato con un album pieno di luce. Per questo il tema più importante di ALASKA BABY è quello della rinascita. Tutte le canzoni sono legate a questo filo. L'inquietudine, la redenzione, l'estasi, tutto passa attraverso il coraggio di amare, qualcosa che inevitabilmente sentiamo di meritare ma che ci affanna e spaventa. Siamo tutti bisognosi di questo, di trovare il coraggio di rinascere attraverso l'amore. ALASKA BABY suona come un primo album. È un disco nato al confine, in cui un'altra volta ho cercato di superare i miei limiti".

Come ha raccontato in alcune interviste, Cesare Cremonini è partito per un viaggio di tre mesi negli Stati Uniti, dov'è stato concepito il progetto. Una fascia di luce che forse proprio in Ora che non ho più te vede un vivido bagliore, ma non bisogna lasciarsi trarre in inganno. Perché, per esempio, uno degli esperimenti più riusciti del progetto è Dark Room, che cita anche I Wanna Be Your degli Arctic Monkeys. Le atmosfere cupe del progetto fanno da sfondo al racconto più libertino dell'album, con al centro la tentazione e il richiamo nel testo a Belzebù. E se Ora Che Non Ho Più Te è riuscita a conquistare il pubblico per la sua melodia e per la rincorsa di un amore che sembra non esser terminato, Ragazze Facili invita a spogliarsi dalla timidezza, dalla paranoia che staziona negli angoli più bui della nostra mente. L'invito a non rassegnarsi alla frustrazione si osserva pienamente quando canta: "Poche parole, troppe seghe mentali, anche se fuori piove, hai messo gli occhiali" e "Ecco come si fa a farsi ancora più male, ancora le pare per una storia d'amore, amore, amore che non se ne va".

Anche dall'Alaska si può esser trascinati a casa, e il viaggio di ritorno, prima fisico, diventa astratto con San Luca, in collaborazione con Luca Carboni. I due, rappresentanti di un cantautorato bolognese che si insinua tra le piazze e le strade della città, ripropongono una passeggiata sul Santuario della Madonna di San Luca, uno dei posti più caratteristici della città. Il percorso, tema anche dell'album, si traduce fisicamente in una visione, non più spensierata come i colli bolognesi di 50 Special dei Lunapop. Infatti, il Santuario diventa la stella polare a cui rivolgersi quando si è persa la rotta, come quando Carboni canta: "Siamo tutti figli della luna, guardiamo la Madonna di San Luca, quando brilla nel buio e poi pensiamo al futuro". Una ballad che si spoglia della sua produzione, man mano, per accentrare le voci dei due cantautori e le loro melodie.

Arriviamo ai due momenti finali del progetto, Una Poesia e Acrobati: entrambi i brani accolgono gli archi di Davide Rossi. Nel primo episodio, tra i più minimalisti nella produzione, Cremonini scrive dell'amore come necessità, come ispirazione poetica, anche con la consapevolezza che nei rapporti umani non c'è sempre spazio per l'astratto. Consapevolezza che si fa ancora più forte in Acrobati, quando si spoglia del ruolo di narratore per diventare protagonista del brano. Al centro, l'utilizzo delle parole e la carriera dell'artista, sempre in bilico tra la pressione del successo e nuove ispirazioni: "Come posso fare a non sbagliare le parole, certamente è assai più facile mentire, ma la voglia di rischiare è intramontabile per noi, siamo acrobati sulle rovine". Non c'è rischio di un ritorno sui propri passi per Cremonini in questo progetto, innovativo nei suoni, contemporaneo senza dover strizzare l'occhio a melodie attualmente in testa alle classifiche. La ricerca della leggerezza, ma anche la natura riflessiva del progetto sono i due pesi che bilanciano un lavoro come Alaska Baby.

Il tour 2025 di Cesare Cremonini

  • 8 giugno LIGNANO (data zero – sold out)
  • 15 giugno (sold out) e 16 giugno MILANO
  • 19 giugno (sold out) e 20 giugno (sold out) BOLOGNA
  • 24 giugno NAPOLI (sold out)
  • 28 giugno MESSINA (sold out)
  • 3 e 4 luglio BARI,
  • 8 luglio PADOVA (sold out)
  • 12 luglio TORINO (sold out)
  • 17 (sold out) e 18 luglio ROMA
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