Come è ridotto il Guercino recuperato in Marocco: danni sul 30% della superficie
La tela del Guercino rubata nell’estate del 2014 dalla chiesa di San Vincenzo a Modena e ritrovata alcune settimane fa a Casablanca, in Marocco, avrebbe riportato danni per il trenta percento della sua estensione. A mostrare una foto delle pessime condizioni del dipinto – si tratta dell’opera “Madonna coi santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo”, opera considerata un capolavoro dell’arte italiana e che misura 293 centimetri per 185 circa – è il sito marocchino Telquel. Dall’immagine si nota chiaramente il pessimo stato di conservazione della tela, con ampie parti della superficie rovinata e perdite di colore. Il capolavoro datato 1639 dovrà essere restaurato ma per il momento si trova nella sala sequestri della prefettura di Casablanca in attesa delle non semplici procedure di rimpatrio. Il dipinto del Guercino fu rubato nell’agosto del 2014 a Modena e, avvolto all’interno di un tappeto, era arrivato in Marocco come un pacco qualsiasi. Sin dall'inizio delle indagini è stata ipotizzata una pista estera.
Il recupero del dipinto e gli arresti – Alcuni mesi fa una segnalazione ai servizi segreti marocchini ha messo gli investigatori sulle tracce di un gruppo di ricettatori che tentavano di rivendere un quadro di grande valore a un ricco uomo d'affari di Casablanca. Grazie ad alcuni infiltrati la polizia ha potuto recuperare il dipinto e arrestare quattro persone coinvolte a vario titolo nel furto. Secondo i media locali, l'opera è stata offerta per 940.000 euro (secondo Vittorio Sgarbi ne vale sei milioni). L'uomo accusato di aver rubato il Guercino nel 2014 è un marocchino residente in Italia e forse proprio a Modena, ancora ricercato, contro il quale è stato spiccato un mandato di cattura internazionale. Altre due persone, oltre all’autore materiale del furto, sono ancora ricercate.