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Come Disumano è diventato l’album di maggior successo di Fedez anticipando il suo futuro

Disumano, il disco pubblicato nel 2021 da Fedez, è stato certificato nelle scorse ore 4 volte disco di platino. Ecco perché ha avuto successo e come ha anticipato ciò che sarebbe accaduto nella vita dell’autore milanese.
A cura di Vincenzo Nasto
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Fedez, via Comunicato Stampa
Fedez, via Comunicato Stampa

Solo poche ore fa, il sesto album solista di Fedez dal titolo Disumano, è stato certificato 4 volte disco di platino da FIMI. Si tratta del miglior risultato discografico dell'autore milanese nella sua carriera solista, a pari merito con Pop-Hoolista pubblicato nel 2014. Disumano è anche l'ultimo progetto pubblicato dal rapper, datato 26 novembre 2021 e appare, anche ad anni di distanza, uno spartiacque nella carriera artistica di Fedez. Un progetto che ha avuto così tanti accessi laterali alla musica, che si fatica a ricordare anche i singoli di maggior successo. Di questo progetto fanno parte infatti Mille con Orietta Berti, ma anche La Dolce Vita con Mara Sattei e Tananai, Viola con Salmo, il tributo a Robert Miles con Bimbi Per Strada, Un Giorno in Pretura e Meglio del Cinema. Senza dimenticare la seconda classificata al Festival di Sanremo 2021 Chiamami Per Nome, in collaborazione con Francesca Michielin. Nel disco entreranno, tra le collaborazioni, anche Dargen D'Amico, Tedua, Speranza (quanto manca al rap italiano), Cara e Myss Keta. Mentre le produzioni erano state affidate a DADE, lo stesso Dargen D’Amico, Michelangelo, produttore anche di Blanco, Nic Sarno, Ted Fresco e Crookers.

Le donazioni con i proventi del disco, la filantropia e l'intervista a Esse Magazine

Un disco da 20 brani, che diventeranno 24 nel corso del tempo e che venne impreziosito dalle opere di Francesco Vezzoli, autore anche della cover art dell'album intitolata Il narcisista pessimista. L'opera venne esposta alla Triennale di Milano e successivamente battuta alla casa d'aste britannica Sotheby's, con i proventi che sarebbero stati devoluti alla Fondazione Tog (Together To Go Onlus). Ma non solo, perché anche parte dei proventi dell'album sono andati alla fondazione, una cifra che si aggirerebbe intorno ai 200mila euro. A caratterizzare il progetto, però, oltre ai tormentoni già citati, è stata l'ipernarrazione su alcuni aspetti dell'album, esacerbati anche da un'incredibile intervista a teatro con Esse Magazine, una battaglia di cuscini tra il rapper e il volto del magazine, Antonio Dikele Distefano, diventata negli anni uno dei prodotti mediali più controversi nel "rap" italiano. Tra gli aspetti che hanno differenziato questo progetto dal passato, non solo musicale di Fedez, è sicuramente la maturità raggiunta nel 2021 dall'autore, tra cui la genitorialità raggiunta con Leone e Vittoria (presente anche nella tracklist), ma anche la nuova figura pubblica, sempre meno "rapper" e più "filantropo", soprattutto nel biennio in cui l'aspetto pandemico ha pesato nella quotidianità di tutti.

Dalla presenza degli autori alla storia d'amore con Ferragni in Bella Storia e Meglio Del Cinema

All'interno ritroviamo anche molti aspetti che caratterizzano l'attualità musicale, come l'utilizzo degli autori (nel progetto interverranno autori top come Davide Simonetta, Paolo Antonacci e Davide Petrella). Diventata iconica la domanda proprio di Distefano, durante l'intervista a teatro: "Da quand'è che non scrivi?". Fa strano pensare che nella confusione di quel prodotto mediale, Fedez avrebbe commentato la questione con Mr.Marra, allora volto del Cerbero Podcast, mentre lo stesso Fedez continuava il suo percorso con Muschio Selvaggio insieme al creator Louis Sal.

Ma quali sono gli altri macro-temi che hanno reso Disumano un disco rivoluzionario nella carriera di Fedez? C'è da una parte la necessità, per lo stesso cantante, di definirlo un disco pop, in cui due dei brani più attesi erano stati Bella storia e Meglio del Cinema. Il primo, iconico soprattutto per il video ufficiale che vede protagonista lo stesso Fedez con Chiara Ferragni, proiettava i primi momenti della loro relazione, tradotti visivamente con un viaggio in moto negli anni '80. Completamente diverso invece il discorso per Meglio del Cinema: la canzone era stata presentata la prima volta il 1° settembre 2021, nel giorno del terzo anniversario di matrimonio della coppia. Fedez sorprese la sua allora moglie con una piattaforma mobile sul lago di Como, su cui il giovane pianista Alessandro Martire avrebbe accompagnato la canzone al pianoforte. Tra i passaggi più importanti della canzone c'è: "Giuro, mi fai venire voglia di futuro, dimmi com'è che fai, mi lasci vincere e poi vuoi la rivincita e litigare con te è meglio del cinema".

L'ingresso in politica con il programma Disumano e lo scontro con Giorgia Meloni

Ma c'è anche un altro aspetto della narrativa Fedez che perfettamente si compie nella comunicazione di Disumano: l'aspettativa di un ingresso in politica, dopo l'attivismo dei mesi precedenti e gli scontri avuti negli anni con i protagonisti di Montecitorio. Settimane prima dell'uscita del disco infatti, Fedez svela il suo "programma politico", riprendendo uno dei più importanti spot politici del 20° secolo: il discorso di Silvio Berlusconi avvenuto il 26 gennaio 1994. Fedez nel suo discorso sottolineava: "Il movimento politico che vi propongo si chiama, non a caso, Disumano. Vi dico che è possibile realizzare, insieme, un grande incubo. Quello di un'Italia sempre più ingiusta, menefreghista verso chi ha bisogno, e che nelle recite di fine anno della Comunità Europea ha il ruolo del cespuglio. Vi dico che possiamo, vi dico che dobbiamo costruire insieme, per noi e per i nostri figli, un nuovo miracolo italiano". E come per magia compare nel disco Un Giorno In Pretura, con lo skit iniziale del conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani che cita Matteo Renzi. Ci saranno gli attacchi al politico italiano sul coinvolgimento con la dinastia saudita per il caso del giornalista Jamal Khashoggi, o la risposta alle accuse sulla sua partnership con Amazon. Nel testo c'era anche un riferimento all'attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, allora in libreria con il libro Io Sono Giorgia. Una fotografia di tempi passati che non può apparire sbiadita, ma in cui traspare il frenetico cambiamento sociale, ma anche personale, descritto dall'autore.

L'importanza della salute mentale e il successo di Disumano

C'è un ultimo aspetto che provoca un certo senso di riconoscimento nell'attualità: le condizioni di salute mentale, descritte nell'outro del disco dal titolo Mi sto sul cazzo. Nella canzone, Fedez elenca: "Amo ‘sta vita anche se è quella di un altro, che nove su dieci abbiamo problemi, che dieci su nove non siamo sinceri, un selfie allo specchio e mi sto già sul cazzo, però c'ho due figli così non mi ammazzo". È difficile comprendere quanto questa narrazione faccia parte del gimmick interpretato in quegli anni di Fedez e quanto potesse esser una spia d'allarme di ciò che sarebbe accaduto solo qualche anno dopo. Ma a tutti gli effetti Disumano, con quattro anni in anticipo, rifletterà il cambiamento personale dell'autore, più che quello musicale. Una dimensione in cui ritrovare segnali del passato e di ciò che sarebbe accaduto in futuro, una chiave di volta nell'universo Fedez. Forse anche l'unico disco in cui ha parlato di sé, nascosto dalle macro-strutture di cui era parte all'epoca.

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