Colapesce e Dimartino: “Chi lavora nell’arte è più esposto all’ansia. Finito il tour ci prendiamo una pausa”
Dopo l'esordio sanremese in duo, Colapesce e Dimartino sono diventati tra i cantautori più amati da parte del pubblico. Non più solamente indie, ma decisamente più mainstream con i loro brani che hanno strizzato l'occhio alla musica pop. Il loro nuovo singolo, Innamorarsi perdutamente fa male, va a chiudere anni prolifici per il duo che, infatti, dopo l'ultima tappa del tour estivo, si fermerà per qualche tempo.
Dal nuovo brano al successo come artisti pop
Un nuovo brano, alla solita maniera di Colapesce e Dimartino, i cui testi insieme agli arrangiamenti musicali, non sono mai banali restando fedeli al loro modo di intendere la musica. Intervistati da Repubblica hanno parlato della genesi di questo brano: "L’idea era di scrivere una canzone estiva, ma con dei riferimenti espliciti. Il nostro approccio alla scrittura non è immediato e l’arrangiamento è complicato. Forse non è proprio radiofonico ma sta andando bene, siamo sempre stupiti dal consenso che ci circonda. Abbiamo un modo bizzarro per stare nel pop di oggi". Nel mondo della musica pop sono entrati insieme, con il primo brano portato a Sanremo, ovvero Musica Leggerissima: "Nasce dalla volontà di scrivere una canzone sulla depressione, sui nostri traumi post Covid, le nostre debolezze. Il successo è quasi un incidente". Le loro canzoni, infatti, mettono in luce alcune suggestioni, come quella di una società legata a doppio filo con le aspettative:
Quel concetto è legato soprattutto a Splash. L’uomo contemporaneo basa la propria esistenza sul futuro ma ignora il presente. Noi le aspettative le abbiamo, ne sentiamo il peso: io cerco di allontanarle con la meditazione, andrebbe insegnata nelle scuole, nelle carceri.
E Colapesce aggiunge: «Le aspettative possono essere tossiche, si vive proiettati in avanti perdendosi quello che accade nel mentre. Meglio parlare di speranza, concetto più poetico
La decisione di fermarsi dopo il tour
Parlando di depressione e di aspettative, i due artisti riflettono su come i loro colleghi più giovani siano stati sopraffatti dall'ansia di dover gestire un meccanismo complesso come quello della musica, della produzione, insieme alla necessità di creare e a questo proposito: "Chi lavora in campo artistico è più esposto, la musica è cambiata, c’è bisogno di successi, di apparire in contesti super, soprattutto sui social. In un giovane ciò può far saltare i nervi. Noi siamo avvantaggiati perché siamo arrivati già depressi". Dimartino, invece, aggiunge: "I ventenni vivono una crisi emotiva fortissima. Fossi il ministro della Salute mi occuperei della loro salute mentale. Noi siamo corazzati: quando abbiamo iniziato c’era già la crisi del disco. Ma bisognerebbe abituare i ragazzi alla possibilità del fallimento". Intanto loro continuano il tour Lux Eterna Beach, che li ha portati in giro per l'Italia, durante tutta l'estate con eventi sold out, ovunque, ma finito il tour è arrivato il momento di fermarsi:
Prenderemo una pausa, alla fine del tour svilupperemo i nostri progetti, ci riposeremo, dal 2020 non ci siamo più fermati. Ma continueremo a essere noi, in futuro vedremo