Cinque anni fa moriva Josè Saramago: una vita di impegno politico e il Nobel
Si può dire che l'impegno politico di Saramago inizi ancor prima di quello letterario, e che quest'ultimo fu sempre, fino alla fine, espressione di dissenso politico e lotta. Nasce nel 1922 in un Portogallo che di lì a qualche anno avrebbe visto il colpo di stato e l'instaurazione del regime autoritario di Salazar. Nel 1959 si iscrive al Partito Comunista portoghese, all'epoca costretto alla clandestinità per sfuggire alla Pide, la polizia politica del regime. José Saramago, prima di essere scrittore, fu tenace oppositore della dittatura, che lo ricambierà con la sistematica censura dei suoi scritti. Fino alla Rivoluzione dei Garofani del '74, evento che segna la fine dell' Estado Novo, sarà, attraverso anche l'attività poetica, voce della lotta politica del paese: e anche in seguito, dopo quella data, la sua voce resterà la più forte ed importante della generazione post-rivoluzionaria portoghese. Negli anni Ottanta arriva la consacrazione letteraria, riassunto dell'incessante attività politica degli anni precedenti, con il romanzo "Una terra chiamata Alentejo". Ma è con "Memoriale del convento", nel 1982, che ottiene un riconoscimento internazionale. Solo una sensibilità intellettuale come quella di Saramago avrebbe potuto fondere un romanzo storico ed un racconto fantastico insieme, dando vita al successo di "L'anno della morte di Riccardo Reis": l'esistenza immaginata di uno degli eponimi di Fernando Pessoa, collocata in una data cruciale nella storia del Novecento, il 1936. Cruciale perchè in Francia si afferma il Fronte Popolare, mentre in Italia sta ottenendo un diffuso successo Benito Mussolini. In Germania viene intanto acclamato Hitler e in Spagna esplode la Guerra civile: Saramago inizia così a parlare dei suoi personaggi, e attraverso di loro, del suo tempo.
Ateismo e critiche
Lo scopo è mettere in discussione la religione. Non sto mettendo in discussione Dio. Sto mettendo in discussione l'umanità che lo ha creato.
Si è sempre definito ateo, e come ogni ateo che si rispetti, Saramago ha scritto pagine di estrema umanità e speranza sulle figure cardine della religione, forse andando a fondo nella sensibilità cristiana più di quanto abbia mai fatto un fervente cattolico. Il "Vangelo secondo Gesù Cristo", che alla sua uscita nel '91 fu accusato di blasfemia, si tratta in realtà di una riscrittura della vicenda del Messia cristiano alla luce dei vangeli che la Chiesa ritiene apocrifi: cioè quei libri non attendibili dal punto di vitsta dottrinale e liturgico, che Saramago considerò invece i soli attendibili dal punto di vista storico. Tra le altre cose, Saramago racconterà un Gesù primogenito di otto fratelli, l' uomo
verso cui svolgono lo sguardo Giuseppe di Arimatea e Maria Maddalena, colui che fa piangere il sole e la luna, lui che poco fa ha lodato il Buon Ladrone e disprezzato il Cattivo perché non ha capito che non c'è alcuna differenza tra l'uno e l'altro o, se differenza c'è, non è quella, perché il Bene e il Male non esistono in se stessi, ciascuno di essi è solo l'assenza dell'altro.
Il Portogallo cattolico rifiutò di presentare il libro in un premio letterario europeo e lo scrittore lasciò Lisbona per trasferirsi, "autoesiliandosi", alle Canarie.
Il pessimismo antropologico: "Cecità"
Finalmente si accese il verde, le macchine partirono bruscamente, ma si notò subito che non erano partite tutte quante. Alcuni conducenti sono già balzati fuori, disposti a spingere l'automobile in panne fin là dove non blocchi il traffico, picchiano furiosamente sui finestrini chiusi, l'uomo che sta dentro volta la testa verso di loro, da un lato, dall'altro, si vede che urla qualche cosa, dai movimenti della bocca si capisce che ripete una parola, non una, due, infatti è così, come si viene a sapere quando qualcuno, finalmente, riesce ad aprire uno sportello, Sono cieco.
Come molte delle sue opere, "Cecità" inizia con un evento inaspettato e paradossale, che si verifica in un luogo non precisato. Non ci si deve neanche domandare come sia potuto accadere: è successo, punto e basta. Su questo unico avvenimento Saramago costruisce una storia molto complessa, che non è nient'altro che l'occasione per studiare le mille forme che possono assumere il comportamento ed il pensiero umani. Il suo stile è infatti sempre caratterizzato da una spiccata vena allegorica: racconta i fatti da prospettive insolite, cercando di trasmettere attraverso l'evento fortuito il suo pensiero sul "fattore uomo". Come in altri romanzi, i protagonisti non hanno nomi. Ognuno potrebbe, ad un certo punto della sua vita, diventare "cieco", alla fermata del bus o al supermercato. Un romanzo che ha indagato a fondo la società, con un pessimismo antropologico che non lascia spazio all'idillico happy ending: tra i personaggi del romanzo non si sviluppa mai una vera solidarietà nonostante le difficoltà, e al di là di un solo personaggio che per vari aspetti è "positivo", la risoluzione ultima è sempre quella che, in una situazione di condivisa difficoltà, a prevalere è sempre la legge della sopravvivenza del più forte.
Il premio Nobel e l'amicizia con Dario Fo
"Nel suo Paese era ritenuto un uomo di grande valore civile, oltre che un artista. Per me e Franca è una perdita grandissima", dichiarò Dario Fo in seguto alla scomparsa dello scrittore. Nel 1997 Fo e Saramago erano stati entrambi candidati al Nobel, poi vinto dall'italiano. In più occasioni lo scrittore portoghese aveva raccontato con soddisfazione della previsione profetica che gli fece Fo: "Vincerai l'anno prossimo". "Lui" ha ricordato sempre Fo "era felicissimo. Ci teneva". La previsione di Dario Fo si realizzò effettivamente l'anno seguente: nel 1998 José Saramago viene insignito del Nobel, non senza proteste e critiche: un autodidatta (a causa delle difficoltà economiche da ragazzo era stato costretto ad abbandonare gli studi), un comunista, che vince il premio più ambito, non fu una cosa facile da digerire per nessuno, nemmeno per la Chiesa cattolica.
La gente non se lo sogna neanche che chi finisce una cosa non è mai quello che l'ha cominciata, anche se entrambi hanno un nome uguale, che è solo questo a mantenersi costante, nient'altro.