Cinquanta candeline per la Notre-Dame de Paris di Roland Petit
Era l'11 dicembre del 1965 quando al Teatro dell'Opera di Parigi Roland Petit ha messo in scena l'opera in danza Notre-Dame de Paris, un libretto d'alta scuola tratto dalla letteratura di Victor Hugo del 1831 entrando di petto nel romanzo omonimo con la maggiore esaltazione possibile del gobbo Quasimodo, peraltro interpretato nella prima rappresentazione parigina proprio da Roland Petit, padre padrone di tanto repertorio del Novecento. In quella prima assoluta il cast comprendeva anche l'Esmeralda di Claire Motte, l'arcidiacono Frollo di Cyril Atanassoff ed il Phoebus di Jean-Pierre Bonnefous. Quella Notre-Dame de Paris ha scritto una delle pagine più importanti della storia del repertorio, avvalorate dalle scenografie di René Allio ed i costumi griffati di Yves Saint-Laurent, collaborazione di spicco che poi Roland Petit ha ripreso in seguito con altri stilisti noti al grande pubblico. Il coreografo francese ha ripreso il titolo per i propri Ballets de Marseille solo dieci anni dopo la prima rappresentazione dell'Opera, apripista a nuove esportazioni della coreografia oltre i confini delle sontuose sale di Palais Garnier, su tutti a San Pietroburgo e Mosca per le rispettive compagini del Teatro Marinskij e Bolshoi. Il mito di Esmeralda, del resto, resiste da cinquanta lunghe primavere nel segno del sommo Roland Petit.
Sinossi della Notre Dame de Paris
L'arcidiacono Frollo tenta di rapire la zingara Esmeralda affidandone l'incarico al campanaro della cattedrale di Notre-Dame di Parigi Quasimodo. Il capitano Phoebus riesce a sventare il rapimento ad opera del gobbo dal cuore nobile. Nel frattempo la zingara si innamora del capitano che però viene pugnalato a tradimento dall'arcidiacono, gelosissimo di Esmeralda. Qui però è proprio la zingara ad essere accusata dell' omicidio ma Quasimodo riesce a rapirla e tenerla nascosta in Notre-Dame, giusto in tempo prima del suo supplizio. Il diritto di asilo nella cattedrale viene arbitrariamente annullato così Esmeralda potrà essere giustiziata da Frollo, non senza la vendetta ad armi pari di Quasimodo che uccide l'arcidiacono e porta via con sé il cadavere di Esmeralda, ancora una volta in Notre-Dame. Da lì gli strascichi di quel libretto hanno immortalato per sempre le coreografie di Roland Petit, abile manipolatore di un testo spendibile e godibile quanto mai in ambito coreutico.