Cina, il villaggio degli artisti “copioni”: quando la riproduzione diventa arte
Chiunque sogna di possedere nel proprio appartamento un Van Gogh o un Dalì. Grazie ad un gruppo di artisti cinesi esperti nell'arte della riproduzione poter acquistare “I girasoli” o “La notte stellata” non è più un lusso per pochi: nel villaggio di Dafen, in Cina, esiste un vero e proprio laboratorio di arte “copiata” dai grandi maestri.
All'inizio degli anni Novanta un gruppo di circa venti artisti si trasferisce in questo piccolo villaggio nella provincia del Guangdong insieme al pittore e imprenditore Huang Jiang: specializzati nelle tecnica di pittura a olio, il gruppo inizia a lavorare sulle riproduzioni di grandi maestri come Van Gogh, Dalí, da Vinci, Rembrandt e Warhol.
Il successo fu immediato, tanto da far diventare quello delle “copie” un business a tutti gli effetti: ad oggi nel villaggio vivono migliaia di pittori, e ogni anno nelle piccole botteghe viene prodotto circa il 60 per cento della produzione mondiale dei dipinti a olio. Un mercato fiorente, soprattutto in Asia, dove possedere un dipinto (anche una copia, come in questo caso) è divenuto negli anni un vero e proprio simbolo di ricchezza.
Gli addetti a queste straordinarie copie sono tutti diplomati nelle accademie artistiche del paese, con una grande padronanza delle tecniche pittoriche, e ognuno di loro produce decine di repliche ogni giorno. Tutto nel massimo rispetto della legge: si tratta infatti di dipinti di artisti morti da più di settant'anni e per i quali è scaduto il copyright.
Un villaggio, quello di Dafen, interamente costruito sull'arte: nella piazza principale campeggia un busto di Leonardo da Vinci, di fronte ad un grande muro tutto dipinto di rosso che raffigura i più importanti pittori e scultori di tutti i tempi.