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Olimpiadi Parigi 2024

Chi sono i tedofori alle Olimpiadi e cosa succede se la torcia olimpica si spegne

A poche ore dalla cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, scopriamo chi sono i tedofori e le tedofore e chi ha assunto il ruolo nella prima cerimonia nel 1936.
A cura di Vincenzo Nasto
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Teodoforo, 2024
Teodoforo, 2024
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Mancano solo poche ore alla cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, ma la fiaccola olimpica è già in viaggio da mesi, dopo esser stata accesa lo scorso 16 aprile davanti alle rovine del tempio di Era, per poi esser affidata al primo tedoforo. Ma chi è il tedoforo? Si tratta di una persona scelta che accompagni il viaggio della fiaccola olimpica, fino all'accensione del braciere durante la cerimonia d'apertura. Il termine arriva dalla combinazione dei termini greci teda e foro, che indicano il portatore della fiaccola. La fiamma olimpica comparve per la prima volta nei Giochi Olimpici del 1928, svolti nei Paesi Bassi: solo nel 1936, durante le Olimpiadi di Berlino, venne introdotta la cerimonia di accensione del braciere, voluta dal Terzo Reich di Hitler per sponsorizzare i giochi. La fiamma olimpica suggerisce dapprima la pace che desta nei paesi in cui la fiaccola viene trasportata, ma anche il fuoco della competizione tra i paesi partecipanti e un collegamento tra i Giochi Olimpici antichi e quelli moderni.

Chi sono i tedofori alle Olimpiadi e come vengono scelti

Come in ogni edizione, cambia il numero di tedofori che partecipano al trasporto della fiaccola olimpica. Secondo l'organizzazione di Parigi 2024, per questa edizione verranno utilizzati 11mila tedofori, tra cui alcuni illustri. Infatti, il primo tedoforo ad aver accolto la fiaccola in Francia è stato il nuotatore francese Florent Manaudou, medaglia d'oro a Londra 2012, dopo il suo sbarco dalla Belem a Marsiglia lo scorso 9 maggio. Invece ad accogliere la fiaccola nella capitale parigina è stato Thierry Henry, allenatore della squadra di calcio maschile francese durante la kermesse olimpica ed ex campione del mondo nel 1998. Ma chi è stato il primo tedoforo dell'era moderna? Bisogna ritornare al 1936, quando l'atleta/soldato greco Konstantinos Kondylis, ebbe l'onore di portare la fiaccola olimpica in tenuta sportiva. Negli anni, l'ultimo tedoforo è stato assegnato a celebrità del mondo sportivo, come Muhammad Ali ad Atlanta 1996, ma anche la ginnasta Li Ning. Nell'ultima olimpiade di Tokio 2020, ad accendere il braciere olimpico è stata la tennista Naomi Osaka.

In quest'edizione, I tedofori e le tedofore sono stati selezionati in base al loro impegno, dedizione e attività per rappresentare almeno una delle tre energie di Parigi 2024. La prima si rigerisce allo sport e ai Giochi in programma, il secondo criterio si riferisce a coloro che hanno prestato la loro vita alla comunità e incarnano l'eccellenza francese, mentre il terzo e ultimo crterio si riferisce a coloro che hanno costruito una collettività più inclusiva, sostenibile ed equa.

Cosa simboleggia la torcia olimpica e cosa succede se si spegne

La torcia olimpica segna l'inizio dei Giochi Olimpici e trasmette un messaggio di pace e amicizia lungo il suo percorso, dal tempio di Era fino al paese in cui, in quella edizione, vengono ospitati i giochi. Ma cosa succede se la fiamma si spegne? Si potrebbe spegnere la singola torcia, ma la fiamma in sé è ben preservata: ci sono infatti diverse lanterne costantemente alimentate in cui il fuoco viene conservato per ogni evenienza. Questo serve anche per moltiplicare e direzionare la fiamma in diversi luoghi, nel caso in cui fosse necessario. Una regola, però, è fondamentale: tranne che al passaggio da un tedoforo all'altro, c'è sempre e soltanto una sola torcia accesa.

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