Chi era Alexandra Fröhlich, la scrittrice di libri polizieschi uccisa in Germania

Alexandra Fröhlich è una delle scrittrici più conosciute in Germania, grazie soprattutto ai suoi libri polizieschi pubblicati in questi ultimi anni. Il corpo della donna, che aveva 58 anni, è stato trovato senza vita sulla sua casa galleggiante sull'Holzhafenufer, nel quartiere amburghese di Moorfleet, benché non sia ancora chiaro cosa sia successo e chi l'abbia uccisa. Gli investigatori, infatti, nonostante il grande riserbo sul caso stanno indagando proprio su un omicidio, ma secondo quanto riporta il Der Spiegel, citando l'NDR, la donna sarebbe stata colpita da un'arma da fuoco e adesso le indagini sono in corso, così come la ricerca di testimoni e dell'arma del delitto che potrebbe trovarsi nel fiume.
Come è stata uccisa Alexandra Fröhlich
A scoprire il corpo della scrittrice – morta tra mezzanotte e le 5.30 del mattino – è stato il figlio: "Secondo le informazioni attuali, i parenti hanno trovato la donna di 58 anni senza vita sulla sua casa galleggiante e hanno allertato i vigili del fuoco, che hanno potuto solo confermare la morte della donna -, ha dichiarato un portavoce della polizia ai media locali, stando a quanto scrive il Guardian -. Dopo aver valutato tracce e prove, le autorità inquirenti ora ritengono che la donna sia morta a causa di violenza". Le indagini si muovono verso persone che potessero conoscere la scrittrice e dei sommozzatori hanno cercato nell'Elba l'arma del delitto.

Chi è Alexandra Fröhlich
Fröhlich era una scrittrice che aveva cominciato come giornalista, inizialmente in Ucraina, dove aveva fondato una rivista femminile, poi aveva lavorato come freelance in Germania prima di dedicarsi alla carriera di scrittrice, esordendo con il libro "Mia suocera russa e altre catastrofi", che si basava sulla sua esperienza personale di sposata con un uomo russo e che era finito nella classifica dei bestseller dello Spiegel, poi nel 2016 ha pubblicato il romanzo poliziesco "La gente muore sempre", che ha riscosso anch'esso un grande successo, come scrive sempre il giornale tedesco e nel 2019 è stato pubblicato "Dreck am Stecken".