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Festival di Sanremo 2025

Chi è Settembre, il cantante il gara tra le Nuove proposte di Sanremo 2025: l’intervista

Settembre, nome d’arte di Andrea Settembre, è uno dei protagonisti del prossimo Festival di Sanremo 2025, nella sezione Nuove Proposte, con Vertebre. Il cantante napoletano classe 2001 potrebbe essere una delle sorprese di questo festival. Qui l’intervista.
A cura di Vincenzo Nasto
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Settembre, Sanremo 2025
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Settembre, diminuitivo di Andrea Settembre, è uno dei protagonisti del prossimo Festival di Sanremo, nella sezione Nuove Proposte: infatti con il brano Vertebre sfiderà Maria Tomba, la coppia Vale Lp e Lil Jolie e Alex Wise. Con alcuni degli altri concorrenti, condivide un passaggio in alcuni talent, come a X Factor, dove si è fatto notare nell'edizione 2023 anche grazie alla cover di Amandoti degli CCCP – Fedeli alla linea. Il giovane cantautore napoletano classe 2001 potrebbe essere tra i favoriti della competizione sanremese, anche grazie ai 6 milioni di stream raccolti da Vertebre su Spotify, in attesa dei suoi primi grandi concerti: l'8 marzo all'Auditorium Parco Della Musica di Roma e l'11 aprile alla Casa della Musica di Napoli. Qui l'intervista a Settembre.

Com’è stata affrontare la selezione di Sanremo Giovani e cosa ti ha insegnato?

Le selezioni sono state una parte fondamentale di questo meraviglioso percorso che mi ha portato sul palco del Festival di Sanremo. È stata tosta perché eravamo in molti, in ogni performance la giuria tecnica ci dava dei consigli e ne ho fatto tesoro, cercando di migliorarmi ogni volta.

Che cosa racconta un brano come Vertebre?

È un brano autobiografico, un grido generazionale di denuncia. I vent’anni sono difficili perché rappresentano uno spartiacque. Crescere significa evolversi e non c’è un manuale per questo. Parlo di debolezza, fragilità, solitudine ma anche scoperte, emozioni, immagino questo brano come una sorta di edificio con tante stanze, ognuna da vivere perché fa parte del percorso della vita. Questo brano parla di me e di quello che stanno affrontando molti ragazzi della mia generazione, ma credo ci si possa riconoscere anche in altre età perché non si finisce mai di imparare e di cambiare.

Perché Vertebre ha avuto un successo così immediato secondo te?

È un brano sincero e ricco di emotività, credo che questo si percepisca e che sia il motivo per cui è arrivato così diretto al cuore.

Che emozione sarà salire sul palco del Festival di Sanremo e quali sono i primi ricordi del festival, magari con la tua famiglia?

Sarà molto emozionante perché con la mia famiglia abbiamo sempre guardato il Festival di Sanremo in televisione. Era il momento in cui tutti e quattro ci riunivano dopo una giornata frenetica e condividevamo l’ascolto delle canzoni. Vertebre è un brano che sento molto io, quindi sarò su quel palco davanti a milioni di persone a raccontare un pezzo di me.

Se avessi dovuto partecipare alla serata Cover, quale brano e con quale artista avresti voluto cantare?

Mi sarebbe piaciuto omaggiare il grande Pino Daniele e sono contento che quest’anno lo facciano sia Massimo Ranieri che Rocco Hunt, perché è stato un’artista indescrivibile, la sua musica ha una potenza unica. Non so con chi avrei duettato, ci sono molti artisti che stimo.

Un desiderio per il tuo post-Sanremo.

Comunque vada la gara spero che al pubblico vanga la voglia di conoscermi e di poter così fare tanti live, perché il palco e l’abbraccio dei fan sono le cose più belle. Intanto abbiamo annunciato il concerto dell’8 marzo all’Auditorium Parco della Musica di Roma, che sarà il mio primo grande live, e dell’11 aprile alla Casa della Musica nella mia Napoli.

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