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Chi è Lorenzza, la giovane rapper ha pubblicato il suo Ep: le canzoni e il sogno di collaborare con Drake

Nata a Bahia, in Brasile nel 2002, Lorenzza Lacerda Campos, nome d’arte di Lorenzza, ha pubblicato nelle scorse il suo primo Ep A Lorenzza. Ecco chi è la rapper italo-brasiliana.
A cura di Vincenzo Nasto
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Lorenzza, via Sugar
Lorenzza, via Sugar

Nelle scorse ore è stato pubblicato A Lorenzza, il primo Ep dell'artista omonima italo-brasiliana. Nata a Bahia, in Brasile nel 2002, Lorenzza Lacerda Campos si è trasferita a tre anni in Italia, a Pisa. Il suo progetto era molto atteso e ha fatto discutere il pubblico, soprattutto per le collaborazioni: compaiono infatti Nayt e Rkomi. Solo qualche prima, la rapper italo-brasiliana non aveva ancora pubblicato un singolo su Spotify (solo freestyle su Instagram) e contava 0 ascoltatori mensili. Una delle curiosità riguarda il suo nome, in cui c'è una doppia "z" alla fine: come ha raccontato in un'intervista a Marie Claire di Valerio Coletta, l'utilizzo della doppia si lega al numero di lettere, 7, che in Brasile porterebbero sfortuna. Nei suoi testi ritroviamo anche dediche a sua madre, che compare nel primo freestyle pubblicato su Instagram, quando in riva al mare, intreccia i capelli di Lorenzza. Nell'intervista ha rivelato anche di sognare un feat con Drake: "Se devo proprio sognare sognare sognare dico Drake. Mi piace la sua versatilità, secondo me spacca sia quando fa rap che quando esce con canzoni più leggere".

Chi è Lorenzza, le canzoni e lo stile della giovane rapper

Dal 29 luglio, la prima volta in cui è comparsa in un reel su Instagram, mentre rappava su un type beat dei primi anni 2000, si è incominciato a intravedere un percorso di successo per Lorenzza. La giovane cantante italo-brasiliana infatti sembra sposare un'idea di south rap fine anni 90, che ben si concilia con la riscoperta del rap in Italia. A privilegiarla anche la possibilità di inserire il portoghese nelle sue canzoni, per adesso ancora latente nel primo EP. Ha raccontato così il suo primo incontro con il rap, nell'intervista a Marie Claire: "Ricordo che a 16 anni accompagnai il mio ex fidanzato in uno studio di registrazione perché lui faceva rap. Vedere da dentro il processo creativo con cui veniva costruita una canzone mi ha colpita al cuore. Quello stesso giorno ho cominciato a scrivere testi miei e ho capito che mi faceva stare bene ed era ciò che avrei voluto fare. Da quest’anno ho trasformato questa mia passione in qualcosa di ancora più grande".

Il nuovo Ep con Rkomi e Nayt

A sorprendere di più nel primo progetto di Lorenzza è la presenza di nomi come Rkomi e Nayt, che collaborano rispettivamente in J e Così. Proprio in quest'ultimo brano, prodotto da Night Skinny, Lorenzza rappa una storia di violenze e abusi, un racconto intimo e traumatico di un aborto. Nel progetto rientrano anche le dediche a Westside Gunn, a Tony Yayo (ex front della G-Unit), ma anche ai Club Dogo in Tornare quando canta: "E se tornerò da te, io ci ritornerò da re", ritornello di Tornerò da re del trio milanese. Ma anche l'utilizzo del termine Intelligangsta, una citazione a Marracash. Stimoli che ha raccontato così: "I miei cugini più grandi ascoltano rap old school e mi hanno trasmesso l’amore per quello stile. Mi piaceva l’idea di unire la mia contemporaneità a quelle vibes. Ho dedicato due canzoni anche a Westside Gunn e Club Dogo. Questi ultimi li sono andati a sentire live a San Siro quest’anno e quando hanno fatto Il mio mondo, le mie regole ci siamo emozionati tutti". Tra le future collaborazioni, oltre ai già citati Drake e Marracash, compaiono Sfera Ebbasta e Anna: "In Italia mi piacerebbe collaborare con Sfera Ebbasta e con Marracash, io sono cresciuta ascoltando le loro cose. Poi ho un’ammirazione sconfinata per Anna".

Perchè Lorenzza si chiama così

Lorenzza, nome d'arte di Lorenzza Lacerda Campos, ha destato curiosità non solo per la sua attitudine musicale, ma anche per l'utilizzo di una doppia z nel suo nome. Una storia che risale a quando era bambina: "Mia madre ha sempre amato il nome Lorenza, nonostante in Brasile sia molto raro. Un giorno chiacchierava di me con una sua amica e uno sconosciuto si intromise dicendo che un nome con 7 lettere porta sfortuna, e che ne avrebbe dovuta togliere una o cambiarlo. Lei ha aggiunto una z".

La storia di Lorenzza: il legame con la mamma e l'assenza del padre

Tra gli aspetti emersi sin dalle prime canzoni, un forte legame materno che contrasta con l'assenza paterna, come quando nel freestyle A mia madre, canta: "Ho smesso di pensare a te il giorno in cui non ti ho incontrato, una statua senza nome intitolata al futuro che non mi hai dato". Nell'intervista ha sottolineato che "è un’assenza che ha pesato tanto, soprattutto quando a scuola vedevo le altre famiglie. Emotivamente è stato molto difficile e anche economicamente". Mentre la madre "si è fatta in quattro per me e mi ha messo al centro del mondo. Il primo video che ho postato su Instagram è una dedica a lei che mentre rappo mi fa le trecce davanti al mare. Questo per dire che mi è sempre stata accanto nella realizzazione di questo sogno".

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