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Olimpiadi Parigi 2024

Chi è Aya Nakamura, la popstar che si esibirà alla Cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi

Aya Nakamura sarà una delle protagoniste della cerimonia d’apertura di Parigi 2024: la cantante franco-maliana potrebbe esibirsi con la hit DjaDja, dopo gli attacchi razzisti degli scorsi mesi.
A cura di Vincenzo Nasto
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Aya Nakamura, 2024
Aya Nakamura, 2024
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Tra poche ore cominceranno i Giochi Olimpici di Parigi 2024, e tra le grandi star presenti per la cerimonia d'apertura, a far discutere da mesi è Aya Nakamura. La cantante, di cui il vero nome è Aya Coco Danioko, è originaria di Bamako, la capitale del Mali, e solo nel 2021 è stata naturalizzata francese, dopo aver vissuto oltre 15 anni nella nazione. Il suo pseudonimo trae ispirazione dal personaggio della serie tv Heroes Hiro Nakamura. Tra le artiste francesi più ascoltate al mondo, come testimoniano anche i numeri di Spotify – quasi 10 milioni di ascoltatori mensili – la cantante ha dovuto affrontare anche pesanti critiche, prima del gruppo reazionario chiamato Les Natifs (I Nativi), successivamente anche da Marion Maréchal, vicepresidente del partito di estrema destra Reconquête. Il primo messaggio è arrivato sui social con la foto di uno striscione appeso sulle sponde della Senna: "Niente da fare, Aya. Qui siamo a Parigi, non al mercato di Bamako". Mentre il vicepresidente, in un'intervista televisiva ha affermato: "Si vuole rappresentare la Francia multiculturale, la Francia che non canta in francese. Perché si può amarla o meno, ma questa cantante non canta in francese". È arrivata anche una risposta da parte della cantante sui social: "Si può essere razzisti ma non sordi… È questo che vi dà fastidio! Sto diventando l’argomento numero 1 nei dibattiti, ma cosa vi devo? Nulla". Alla cerimonia d'apertura potrebbero essere presenti anche Lady Gaga e Celine Dion, che si esibirebbero con La Vie en Rose di Edith Piaf.

Chi è Aya Nakamura, la cantante francese più ascoltata al mondo

Nel 2017 inizia ufficialmente la carriera di Aya Nakamura, dopo la firma con Warner Music France e il disco d'esordio Journal Intime, che riesce a vendere oltre 100mila copie e a venir certificato disco di platino. Ma è solo nel 2018 che la sua fama diventa internazionale, soprattutto nei paesi francofoni, con il singolo Djadja: il brano supera i 450 milioni di streaming su Spotify, rimanendo il singolo più venduto in Francia per quasi un mese dalla sua pubblicazione. Nello stesso album, Nakamura del 2018, sono contenute anche Copines, ma soprattutto Pookie. Quest'ultimo le permetterà di esser conosciuta nel continente europeo, ma non solo. Saranno prodotti due remix: negli Stati Uniti con Lil Pump, mentre in Italia arriva la collaborazione con Capo Plaza. Il singolo conquista anche le classifiche italiane, portando due anni dopo, lo stesso Capo Plaza a collaborare con Nakamura in Panama, nella deluxe edition dell'album Plaza. Il suo ultimo disco, DNK, pubblicato alla fine del 2023, è stato cerificato disco di platino e ha conquistato anche la testa delle classifiche di vendite in Francia.

Dalla hit DjaDja alla Cerimonia delle Olimpiadi: cosa canterà

L'artista franco-maliana non canterà sicuramente La Vie en Rose di Edith Piaf alla cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici 2024, come era stato suggerito nei primi mesi del 2024. Dopo le polemiche con l'estrema destra francese, secondo France24, potrebbero essere due i brani con cui si esibirà la cantante: da una parte la famosissima Djadja. Il brano, dopo aver conquistato un miliardo di stream su YouTube, diventerebbe il perfetto biglietto da visita di Nakamura. Mentre il secondo brano potrebbe essere Pookie, contenuto nello stesso album Nakamura del 2018.

Gli attacchi razzisti ad Aya Nakamura

Sono principalmente due gli attacchi razzisti ricevuti da Aya Nakamura: lo striscione del gruppo reazionario chiamato Les Natifs (I Nativi) e successivamente le parole di Marion Maréchal, vicepresidente del partito di estrema destra Reconquête. Nel primo, Nakamura è stata costretta a leggere: "Niente da fare, Aya. Qui siamo a Parigi, non al mercato di Bamako". Un chiaro riferimento alle sue origini maliane, ma ancor più dure le parole di Marechal, in diretta televisiva: "Si vuole rappresentare la Francia multiculturale, la Francia che non canta in francese. Perché si può amarla o meno, ma questa cantante non canta in francese" È arrivata ben presto la risposta di Nakamura: "Si può essere razzisti ma non sordi… È questo che vi dà fastidio! Sto diventando l’argomento numero 1 nei dibattiti, ma cosa vi devo? Nulla".

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