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Chi era Alda Merini, la vita della poetessa dei Navigli che ha saputo raccontare la bellezza e la follia

La poetessa Alda Merini, nata a Milano il 21 marzo 1931 e scomparsa nel 2009 nella stessa città, è una delle autrice italiane più riconosciute del ‘900. Un trascorso ricco di eventi, ma anche un disturbo bipolare che l’ha costretta all’internamento ospedaliero tra il 1964 e il 1972. La sua opera più conosciuta è Terra Santa.
A cura di Vincenzo Nasto
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Alda Merini
Alda Merini

Alda Merini è stata una delle più grande poetesse italiane, nata a Milano il 21 marzo 1931 e scomparsa nel 2009 nella stessa città , tumulata nel Cimitero Monumentale di Milano, nella Cripta del Famedio. Nella sua carriera ha scritto opere autobiografiche come L'altra verita. Diario di una diversa, ma anche raccolte di poesie come Furibonda cresce la notte o Folle, folle, folle di amore per te. La sua opera più importante è La Terra Santa, con la quale vincerà nel 1993 il premio Librex Montale. Dal 1947, in seguito alla comparsa dei primi segni di una salute mentale fragile, le viene diagnosticato un disturbo popolare. Dopo la morte del suo primo marito, Ettore Carniti, dal 1962 in poi affronta un percorso di silenzio e isolamento, che la porteranno all'internamento nell'Ospedale Psichiatrico Paolo Pini di Roma dal 1964 al 1972. Nel frattempo, con Ettore Carniti avrà quattro figlie: Emanuela, Flavia, Barbara e Simonetta. Le ultime tre figlie verranno allevate da altre famiglie, a causa delle condizioni di salute mentale della donna.

La famiglia e l’infanzia di Alda Merini

Figlia di Nemo Morini, ex conte diseredato e Emilia Painelli, casalinga, Alda è secondogenita di tre figli: la più grande Anna, il più piccolo Ezio. Alcuni ricordi dei suoi primi anni è possibile intravederli nella seconda edizione dell'Antologia dello Spagnoletti: "Ragazza sensibile e dal carattere malinconico, piuttosto isolata e poco compresa dai suoi genitori ma molto brava ai corsi elementari". La donna infatti, dopo aver concluso il ciclo elementare con voti alti, prova ad essere ammessa al liceo Alessandro Manzoni di Milano, dopo tre anni vissuti in provincia a causa del bombardamento di Milano durante la seconda Guerra Mondiale. Non riuscirà a superare la prova d'ammissione, ma nello stesso periodo conosce Giacinto Spagnoletti, che diventerà la sua guida letteraria. La giovane Alda Merini non ha ancora compiuto 16 anni quando mostra la sua prima poesia al maestro.

Le poesie di Alda Merini

Alda Merini è una delle poetesse italiane più riconosciute a livello internazionale, anche per una produzione letteraria che l'ha portata a pubblicare oltre un centinaio di opere, tra raccolte di poesie e aforismi, ma anche spazi autobiografici. Tra le più famose poesie dell'autrice milanese c'è Sono Nata il ventuno a primavera, ma anche I poeti lavorano di notte. Un gran numero di poesie riguardando anche la trasformazione del ruolo della donna all'interno della società, come A tutte le donne: "Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso, sei un granello di colpa anche agli occhi di Dio, malgrado le tue sante guerre per l’emancipazione". Altre si concentraranno anche sul disturbo bipolare, riconosciutole nel 1947, come in Io sono folle: "Stamane il mattino era sì caldo, che a me dettava questa confusione, ma io ero malata di tormento, ero malata di tua perdizione".

Gli aforismi di Alda Merini

Tra le opere più importante dell'aforista e poetessa italiana, c'è anche Aforismi e magie. Si tratta dell'opera più completa della poetessa, pubblicata nel 1999 da Rizzoli, e in cui vengono contenute le più famose citazioni: da "Il dolore non è altro che la sorpresa di non conoscerci" a "Il grado di libertà di un uomo si misura dall'intensità dei suoi sogni". Alda Merini ha dato anche una sua definizione dell'aforisma all'interno dell'opera: "L'aforisma è il sogno di una vendetta sottile. L'aforisma è genio e vendetta e anche una sottile resa alla realtà biblica. Chi fa aforismi muore saturo di memorie e di sogni ma pur sempre non vincente né davanti a Dio né davanti a sé stesso né davanti al suo puro demonio".

Le altre opere

Le opere di Alda Merini lasceranno anche i fogli bianchi dei libri, per trasformarsi in qualcosa di più ampio, come un'opera teatrale: basti pensare ad Habitat per Alda, un musical con Raffaella Tomellini, Roberto Regis, Paolo Franciscone, Maurizio Bucca, Silvia Bosurgi in cui vengono interpretati i suoi testi. Ma ci sarà anche, nel 2013, Ci sono notti che non accadono mai, un concerto-poetico creato in occasione dell'uscita del primo graphic novel dedicato ad Alda Merini, scritto e disegnato dall'illustratrice Silvia Rocchi. Anche traduzioni musicali, come nel 2004 grazie a Milva: la cantante pubblica Milva canta Merini, in cui vengono ripresi i testi della poetessa con la musica prodotta da Giovanni Nuti.

La vita privata di Alda Merini: il matrimonio e le figlie

Alda Merini ha condotto due matrimoni nella sua ultrasettantennale vita: il primo con Ettore Camiti, dal 1953 al 1981, con cui avrà quattro figlie. Emanuela, Flavia, Barbara e Simonetta. Le ultime tre figlie verranno allevate da altre famiglie, a causa delle condizioni di salute mentale della donna. Dopo la morte di Camiti, conosce Michele Pierri, poeta tarantino con origini campane, con cui convivrà per pochissimi anni, solo tre, a Taranto. L'uomo infatti, si ammala dopo pochi mesi dal matrimonio, avvenuto nel 1984, con la scomparsa che arriverà nel 1988. A rendere particolare, per l'epoca, l'unione civile tra Pierri e Merini è la distanza d'età tra i due: 85 per l'autore tarantino, 53 per la poetessa milanese.

Come è morta Alda Merini e dove si trova la sua tomba

Alda Merini muore il 1º novembre 2009, all'età di 78 anni, a causa di un sarcoma all'Ospedale San Paolo di Milano. Nel marzo del 2010 vicino alla sua casa sui Navigli venne apposta una targa commemorativa. La tomba di Alda Merini si trova nella Cripta del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano, vicina a quella di un altro illustre milanese, Giorgio Gaber. Non ci sono epitaffi sulla lapide, solo una fotografia con il volto di Alda Merini e la scritta: "Poetessa".

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