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Che disastro la diretta del Premio Strega 2022: l’ennesima occasione sprecata

La diretta del Premio Strega 2022 è stata caratterizzata da tanti problemi di audio. Un’occasione sprecata che ha avuto solo in Geppi Cucciari una luce.
A cura di Francesco Raiola
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Il Premio Strega merita veramente quello che è successo durante la diretta di Rai 3? La domanda è retorica, la risposta l'ha più volte data Geppi Cucciari che da conduttrice ha tenuto in piedi una serata partita male e proseguita peggio. Dopo l'inizio con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha parlato dell'importanza della lettura e dei lettori, il collegamento parte con una scena surreale, i tavoli completamente vuoti, gli invitati della serata che cercavano riparo dalla pioggia appena caduta sotto al colonnato del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. Fin qui l'organizzazione c'entra poco ma quello che è avvenuto dopo è stata la dimostrazione di un'occasione sprecata.

Durante la serata, infatti, Cucciari è stata costretta continuamente a riempire i vuoti dati dall'audio: problemi che talvolta sono stati evidenti anche da casa, come quando la conduttrice è stata costretta a chiedere silenzio mentre Alessandra Carati parlava del proprio libro, passando per i problemi di collegamento di Veronica Galletta, in collegamento da casa a causa di problemi di salute, fino ai riverberi che si sentivano anche da casa e alle difficoltà che Cucciari ha provato sul posto dove, era evidente, non riusciva a sentire nulla di quello che dicevano gli ospiti, come ha sottolineato dopo gli interventi di Michela Murgia e Roberto Andò. L'impressione, insomma, è stata quella di un programma raffazzonato, per cui non c'è alcun interesse e non in grado di ammortizzare i problemi della pioggia romana, ma che neanche in corsa è riuscita a sistemare le cose, con Cucciari che a un certo punto sembrava disperata.

L'unico merito è stata proprio la scelta della conduttrice che si è messa sulle spalle un format ormai bloccato ed è riuscita a prenderne le debolezze, farci ironia e tenerlo in vita, riuscendo anche a renderlo a tratti divertente. Ma questo non serva da alibi, anzi, perché ancora una volta è sembrato che lo Strega fosse una formalità da sbrigare al più presto, senza un'idea, senza una scrittura, senza qualcuno che veramente ci facesse pensare che sì, ci teniamo a quest'oretta di Letteratura. Ci teniamo perché in questi anni i lettori sono aumentati, perché i libri sono stati un salvagente in un momento buio, anche solo perché eventi come il Salone del Libro hanno dimostrato che esiste una possibilità di fare le cose per bene per un pubblico forte. E alla fine, oltre alla bella vittoria (e alle belle parole di Mario Desiati) di questo piccolo disastro restano le parole della presentatrice che all'ennesimo problema ha chiosato con un "Del resto anche condurre questo premio mica è facile". E come darle torto.

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