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Che cos’è la Sacra di San Michele, il monumento che ispirò Il nome della rosa di Umberto Eco

La Sacra di San Michele in Val di Susa è il monumento dove Umberto Eco ha ambientato la scena dell’incendio ne “Il nome della Rosa”. Costruita tra il 983 e il 987, l’abbazia dedicata a San Michele della Chiusa attira ogni anno centomila visitatori da tutto il mondo.
A cura di Redazione Cultura
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Umberto Eco vi aveva ambientato la scena dell'incendio della biblioteca nel suo libro più famoso, "Il nome della Rosa", best-seller da cui è tratto l’omonimo film di successo, con Sean Connery e che presto sarà una fiction Rai. Proprio come accaduto nella immaginazione del grande scrittore e semiologo italiano ieri sera un incendio è divampato nel prezioso monumento simbolo della Regione Piemonte alle porte della Val di Susa. Non nella biblioteca, come nel romanzo di Eco, ma sul tetto del convento situato ai piedi dell’antica Chiesa. Per spegnere le fiamme è stato necessario l’intervento di cinque squadre dei vigili del fuoco. Nessuno dei tre padri rosminiani che abitano nel monastero, subito allontanati, è rimasto ferito. Danni ingenti, ma nessun bene storico-artistico è andato distrutto.

La Sacra di San Michele, come è comunemente chiamata l'Abbazia di San Michele della Chiusa, è un complesso architettonico arroccato sulla vetta del monte Pirchiriano, all'imbocco della val di Susa, nella Città metropolitana di Torino, in Piemonte. Situato nel territorio del comune di Sant'Ambrogio di Torino, poco sopra la borgata San Pietro, appartiene alla diocesi di Susa. È il monumento simbolo del Piemonte e una delle più eminenti architetture religiose di questo territorio alpino, transito per i pellegrini tra Italia e Francia. Ristrutturato, è stato affidato ai padri rosminiani.

Costruita tra il 983 e il 987 sulla cima del monte Pirchiriano, a 40 chilometri da Torino, la Sacra di San Michele attira ogni anno centomila visitatori da tutto il mondo. L’antica abbazia, candidata ad essere inserita nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, è dedicata al culto dell’Arcangelo Michele. Si inserisce all’interno di una via di pellegrinaggio lunga oltre 2000 chilometri, che va da Mont Saint-Michel, in Francia, a Monte Sant’Angelo, in Puglia.

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