Cézanne, Monet e Basquiat: le mostre da visitare nel mese di aprile, da Milano a Roma
Il mese di marzo ha portato artisti come Modigliani, Caravaggio e Toulouse-Lautrec in alcuni dei musei più importanti d'Italia. Ma anche aprile, con l'arrivo della primavera, porta alcune imperdibili novità nel panorama espositivo nazionale: dopo lo straordinario successo di "LOVE", il Chiostro del Bramante a Roma si prepara ad un nuovo appuntamento con la Pop Art di Jean-Michel Basquiat, mentre Milano si dividerà fra i bellissimi paesaggi di Filippo Carcano e l'arte irriverente di Andy Warhol. Ecco alcune delle mostre da visitare nel mese di aprile.
La New York di Basquiat a Roma
Fino al 2 luglio 2017 una grande mostra presso il Chiostro del Bramante renderà omaggio all'icona della cultura newyorkese degli anni Ottanta. “Jean-Michel Basquiat. New York City” indagherà le origini e l'importanza della street art e dei graffiti, esponendo circa cento fra oli, disegni, serigrafie e ceramiche realizzate fra il 1981 e il 1987. Il filo rosso che collega le importanti opere in esposizione è la città di New York, nelle cui strade è iniziata l'esperienza artistica e personale di Basquiat. Le opere sono tutte provenienti dalla Mugrabi Collection, una delle raccolte d'arte contemporanea più grandi del mondo.
A Milano, da Carcano a Warhol
Una pittura capace di far percepire il “senso intimo del vero”, quella di Filippo Carcano. La Galleria Aer Studio Pedrazzini di Milano ha deciso di celebrare questo l'importante maestro della pittura lombarda d'Ottocento esponendo, dopo un secolo, uno dei suoi capolavori più famosi: “Allegria, Pescarenico nel lago di Lecco”. L'opera venne esposta per l'ultima volta alla Pinacoteca di Brera, nel 1914, e da allora, inserita in una collezione privata, non venne più esposta. Insieme all'arte di Carcano saranno in mostra, fino al 7 aprile, altri importanti autori che trovarono ispirazione proprio nei paesaggi di Carcano: Eugenio Gignous, Achille Tominetti, Giorgio Belloni e Giuseppe Mantessi.
Contemporaneamente, si parlerà anche di Andy Warhol. Il Museo del Novecento espone, fino al 18 maggio 2017, uno dei capolavori più famosi del maestro della Pop Art: “Sixty Last Suppers”, controversa reinterpretazione dell'Ultima Cena di Leonardo Da Vinci. Grazie alla collaborazione con la Gagosian Gallery di New York, l'enorme tela di dieci metri per tre è arrivata in Italia: si tratta di un'unica opera che riunisce 60 xilografie dei tanti dipinti che nel corso dei secoli gli artisti hanno dedicato al capolavoro leonardesco. L'opera è giunta a Milano anche in occasione delle celebrazioni del quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci, che ricorre nel 2019.
Due secoli di capolavori esposti a Monza
Il 31 marzo la Villa Reale di Monza presenta “Da Monet a Bacon. Capolavori della Johannesburg Art Gallery”, che fino al 2 luglio 2017 espone le opere di alcuni fra i più famosi artisti dell'Ottocento e del Novecento. Attraverso la collaborazione con l'importante museo sudafricano, sono giunte in Italia oltre sessanta opere, firmate da pittori celeberrimi come Claude Monet, Edgar Degas, Dante Gabriel Rossetti, Pablo Picasso, Francis Bacon, fino a Andy Warhol. Una sezione speciale della mostra sarà dedicata ai pittori sudafricani dell'ultimo secolo come Maude Sumner, Selby Mvusi e George Pemba, per ricostruire, attraverso l'arte, la storia del Sudafrica e la cruda realtà dell'Apartheid.
Poussin e Cezanne, il disegno francese a Venezia
Il Museo Correr di Venezia ospita, fino al 4 giugno 2017, un'importante mostra dedicata al disegno francese: sono esposti ben 110 fogli provenienti dalla collezione di Louis-Antoine e Véronique Prat, una delle più ricche al mondo, che riunisce tutti i grandi maestri dal Seicento all'Ottocento. L'esposizione, curata da Pierre Rosenberg, già direttore del Louvre, viene presentata in anteprima a Venezia prima di approdare alla Fondation Bemberg di Tolosa: divisa in otto diverse sezioni che ripercorrono l'evoluzione dell'arte del disegno ed espongono grandi maestri come Cézanne e Poussin, la mostra racconta dapprima “I francesi in Italia”, per poi passare al disegno “Dopo il 1740” e alla “Modernità”.