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Cesare Cremonini festeggia il Bologna in Champions League: “Mi sono svegliato con una musica in testa”

Cesare Cremonini festeggia il Bologna, la sua squadra del cuore qualificatasi in Champions League. Suona al pianoforte l’inno della massima competizione e ringrazia i calciatori e la società rossoblù.
A cura di Gaia Martino
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Cesare Cremonini al pianoforte, poche ore fa, ha celebrato l'impresa della sua squadra del cuore, il Bologna, pronta a tornare in Champions League 59 anni dopo l'ultima volta. Dopo il fischio finale di Atalanta-Roma ieri sera la città ha dato inizio alla festa e il celebre cantautore, voce di Poetica, la canzone che i tifosi spesso intonano al Dall'Ara, ha festeggiato sui social l'esaltante traguardo. Ha suonato al pianoforte l'inno della massima competizione dopo aver ringraziato i calciatori rossoblù.

I festeggiamenti di Cesare Cremonini

Cesare Cremonini ha suonato al pianoforte l'inno della Champions e condiviso il video su Instagram: "Mi sono svegliato con una musica in testa. Non ho lo spartito ma più o meno fa così: “The chaaaaampions!!" ha scritto in didascalia a corredo di emoticon di cuori. Il celebre cantautore, super tifoso del Bologna, ieri sera aveva già commentato l'impresa della sua squadra del cuore. Con un post su Facebook ha ringraziato i calciatori e la società: "Il Bologna, sessant’anni dopo lo scudetto del 1964, torna in Champions League. Conosco tante persone che lavorano nel Bologna da decenni e che hanno dedicato la vita a questa squadra. È una gioia doppia vederli felici come non mai. Quello che hanno trasmesso Thiago Motta e i suoi ragazzi, (ma anche la presidenza e lo staff tecnico della squadra), è andato ben oltre il campo da gioco, unendo in un sogno persone di generazioni diverse attorno ai colori di una città bellissima, la cui qualità più importante, per chi non lo avesse ancora capito, è quella di saper tenere insieme, tenacemente, tutto e tutti. Comprese un’umanità e una lealtà che che si sono viste sempre in campo quest’anno". Per concludere, ha ricordato Lucio Dalla che "diceva che “a Bologna non si perde neanche un bambino”. Forse Lucio voleva dire proprio questo. Bologna non lascia indietro nessuno. Siamo tutti con te, mia amata città.Grazie ragazzi, siamo innamorati pazzi di tutti voi".

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