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Centre Pompidou: 40 anni di arte e cultura nel ventre di Parigi

Sono trascorsi esattamente quarant’anni da quando Renzo Piano inaugurò finalmente “L’Astronave”: punto nevralgico della cultura parigina, in occasione dell’anniversario il Centre Pompidou annuncia importanti novità e mostre imperdibili.
A cura di Federica D'Alfonso
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Il centro Georges Pompidou, Parigi
Il centro Georges Pompidou, Parigi

"Orribile", "assurdo", "sembra una raffineria": queste furono le critiche mosse all'epoca, quando il progetto del Centre Pompidou venne ultimato. Troppo aggressivo e in contrasto con il paesaggio circostante, esso è sopravvissuto però a tutto, divenendo uno dei centri culturali e artistici più vivaci della Francia. Progettato da Renzo Piano, Gianfranco Franchini e Richard Rogers, il “Beaubourg” compie quarant'anni, e per festeggiare questo importante traguardo tanti sono gli appuntamenti in programma, oltre all'annuncio di un riallestimento totale dei suoi spazi.

Un'astronave” per la cultura

Il Centre Pompidou
Il Centre Pompidou

Il centro fu voluto fortemente dal presidente della Repubblica francese Georges Pompidou: l'idea era stata quella di creare nel cuore di Parigi un'istituzione culturale all'insegna della multidisciplinarità, interamente dedicata all'arte moderna e con una biblioteca pubblica. Ebbene, il 31 gennaio del 1977 questo sogno è divenuto realtà: “l'Astronave”, come viene soprannominata dai parigini, apre le porte alla nuova idea di cultura che propone. Dal giorno dell'inaugurazione il Centre Pompidou ha accolto 240 milioni di visitatori, una media di 6 milioni all'anno: è uno dei musei più famosi e più popolari del mondo.

All'epoca il design audace e completamente contro tendenza colpì tutti, sia in bene che in male: molti lo considerarono un pugno in un occhio, se osservato nell'insieme del delicato paesaggio parigino, alcuni lo definirono addirittura grottesco. Ma tanti, capirono subito di trovarsi di fronte ad una novità assoluta, ad un rovesciamento totale dell'architettura mondiale. E non solo dal punto di vista strettamente strutturale: anche per quello che il Centre Pompidou ha sempre inteso rappresentare, a livello culturale.

Oltre alle importantissime mostre temporanee organizzate ogni anno, che spaziano dai grandi maestri moderni fino ai contemporanei, la collezione del museo conserva grandissimi capolavori: ben dodici opere di Marc Chagall, fra cui “Il passaggio del Mar Rosso”, “Le nozze” e “Resurrezione”, “La camicetta rumena” e “La tristezza del re” di Henri Matisse, opere di Picasso come “La musa” e “Arlecchino” e un grande numero di capolavori di Vasilij Kandinskij, fra cui “Giallo, rosso, blu”, “Accento in rosa” e “Blu di cielo”.

Gli appuntamenti per festeggiare i quarant'anni

Il Centre Pompidou festeggia quarant'anni
Il Centre Pompidou festeggia quarant'anni

Il centro festeggerà il suo compleanno con un importante intervento di riallestimento e una serie di interventi di manutenzione, programmati fra il 2018 e il 2020, del valore di oltre cento milioni di euro. Anche se i restauri non intendono intaccare la struttura originaria e i famosi tubi colorati che caratterizzano da sempre il Pompidou nell'immaginario collettivo, si è resa necessaria la sostituzione del famoso “bruco”, la scala mobile che si snoda fino alla parte anteriore dell’edificio.

Ma anche la stagione espositiva è in festa: dopo il successo di “Magritte. La trahison des images”, che ha portato al Centre Pompidou oltre cento fra disegni, tele e documenti di archivio relativi al grande artista, verrà dedicata una grande attenzione ad un'altra mostra già in corso: quella che fino al 24 aprile 2017 racconterà l'arte di Cy Twombly.

Inoltre, nel week end del 4 e 5 febbraio 2017 un ricco programma studiato ad hoc per celebrare il quarantennale del museo accoglierà i visitatori con concerti, installazioni, proiezioni cinematografiche e conferenze. È stato, per l'occasione, creato un apposito sito internet dove è possibile conoscere il programma completo e scoprire la storia affascinante di questo crocevia culturale.

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