Celine Dion e l’abuso di Valium per gli spasmi: “Non sapevo che avrebbe potuto uccidermi”
Celine Dion ha concesso negli scorsi giorni la sua prima intervista televisiva, dopo la diagnosi della sindrome persona rigida, avvenuta a dicembre 2022. La cantante, in quel momento, aveva svelato con un video su Instagram di non riuscire a esibirsi in pubblico, cancellando anche il tour estivo, tra cui la data a Lucca. La donna aveva svelato di soffrire della sindrome della persona rigida: "È da tanto tempo che ho dei problemi di salute e non è facile per me affrontarli. Recentemente mi è stato diagnosticato un disordine neurologico molto raro che si chiama "Stiff-person syndrome" (SPS, sindrome della persona rigida) che colpisce una persona su un milione. Non sappiamo ancora molto di questa malattia rara, ma ora sappiamo che è la causa degli spasmi muscolari di cui soffro. Sfortunatamente, questi spasmi influenzano la mia vita quotidiana a vari livelli. A volte ho molta difficoltà a camminare e non sempre riesco a usare le mie corde vocali per cantare come vorrei". Nell'intervista concessa alla giornalista Hoda Kotb della NBC, in un servizio speciale di un'ora dal titolo Celine's Story, la cantante ha svelato di aver rischiato la morte, dopo l'abuso di un farmaco.
L'uso sconsiderato del Valium che avrebbe potuto ucciderla
Per contrastare gli spasmi muscolari e la rigidità del suo corpo, legati alla diagnosi, a Celine Dion era stato prescritto il Valium. Si tratta di un farmaco contenente il diazepam, una benzodiazepina utilizzata proprio per alleviare ansia, spasmi muscolari e convulsioni. La cantante ha sottolineato che dopo i primi utilizzi, che le permettevano di potersi esibire, anche se non al 100% fisicamente, gradualmente ha sviluppato una tolleranza, e in minima parte, anche una dipendenza. Infatti, erano state superate, e di molto, le dose massime consigliate, che si aggirano intorno ai 40mg: "Onestamente non sapevo che potesse uccidermi. Novanta milligrammi di Valium possono ucciderti, puoi smettere di respirare. E a un certo punto il mio corpo si è abituato a 20, 30 e 40mg finché non è salito. E ne avevo bisogno, rilassava tutto il mio corpo per due settimane, per un mese. Riuscivo a portare lo spettacolo avanti. Ma ormai mi ero abituata e non funzionava più e quindi salivo sempre di più con le quantità".
Il racconto della malattia in I Am: Celine Dion
Dion ha poi svelato che i problemi fossero cominciati già nel 2008 durante il tour mondiale Taking Chances. Un fastidio che negli anni l'ha costretta ad abbassare il tono della sua voce durante le sue esibizioni. Racconti che emergono soprattutto dal documentario I Am: Celine Dion, distribuito da Amazon Prime Video, e in cui viene anche immortalato il momento della diagnosi nel 2022: "Avrei potuto lamentarmi e dire che ho lavorato duramente nella vita, fatto tutto ciò che i medici mi hanno detto e sono stata paziente con il mio corpo. Mi toglierà la diagnosi? Mi farà sentire meglio? Come potrebbe mettere in discussione la mia vita, se non viverla? Ecco, ho deciso di vivere la mia vita".