Caso Diddy, tra le presunte vittime di stupro anche una 13enne: altre due celebrità sarebbero rimaste a guardare
L’avvocato Tony Buzbee, legale che ha preso in carico 120 clienti, presunte vittime di Sean Combs, ha depositato sei nuove cause contro il rapper che si uniscono alle altre sei depositate solo una settimana fa e all’accusa di Ashley Parham. I querelanti sono tre donne e tre uomini che vogliono rimanere anonimi e che nelle carte vengono chiamati tutti con i nomi fittizi Jane e John Doe. Sei presunte vittime che affermano di essere state drogate e violentate da Combs. Cinque delle cause sono state depositiate presso il tribunale federale di New York, mentre la sesta presso la Corte Superiore della città. Le accuse che vengono addossate a Combs sono violenza, stupro, aggressione, molestie sessuali e percosse, tutti reati che nel caso di queste sei cause si sarebbero consumati tra il 2000 e il 2022 a New York, Los Angeles e Las Vegas durante le feste organizzate dal rapper. Una delle tre donne che accusano il rapper afferma che all’epoca dei fatti, risalenti al 2000, avesse 13 anni e punta il dito non solo Diddy ma anche altre due celebrità i cui nomi non sono però stati diffusi.
Le accuse della presunta vittima minorenne
Una delle sei vittime racconta dei fatti risalenti al 2000, anno in cui lei sarebbe stata minorenne, per l’esattezza 13enne. La ragazza afferma di essere stata avvicinata da un autista su una limousine che l’avrebbe invitata a partecipare a un afterparty degli MTV Video Music Awards organizzato a New York proprio da Sean Combs. La giovane sarebbe salita sull’auto e avrebbe bevuto una bevanda che le era stata offerta e che, da quanto racconta, l’avrebbe resa molto assonnata. La ragazza avrebbe allora cercato un posto dove sdraiarsi ma lì sarebbe stata raggiunta da Sean Combs e altre due celebrità, un uomo e una donna i cui nomi non sono stati resi noti. Secondo quanto riportato dalla presunta vittima, sarebbe stata stuprata prima dalla celebrità maschile mentre Diddy e l’altra donna osservavano. Dopo di lui anche Combs avrebbe violentato la minorenne, sempre sotto gli occhi di questi due personaggi noti. Oltre a lei anche un’altra donna – non minorenne – afferma di essere stata drogata e di aver subito violenze sessuali dal rapper nel 2014.
Le aggressioni avvenute nel 2022
Tra le altre presunte vittime ci sarebbe un personal trainer che, in occasione dell’afterparty del Lifetime Achievement Award ai BET Awards del 2022, sarebbe stato drogato dopo essere stato obbligato a firmare un accordo di non divulgazione. L’uomo avrebbe perso i sensi e sarebbe stato usato “come un giocattolo per il piacere sessuale degli ospiti di Combs”, riporta la denuncia. Prima di perdere del tutto i sensi l’uomo si sarebbe reso conto che Combs gli stava praticando del sesso orale senza il suo consenso. Il personal trainer sarebbe inoltre stato obbligato a praticare lui stesso sesso orale a una celebrità il cui nome non è stato reso noto. A denunciare il rapper è anche una cantante 29enne che afferma di averlo incontrato a una festa nel dicembre 2022. Diddy avrebbe avvicinato la donna offrendole una collaborazione per un brano e con questa scusa l’avrebbe invitata nel suo ufficio. Anche la donna afferma di essere stata drogata e violentata dal rapper. Al suo risveglio la cantante dice di aver visto sangue e lividi sul suo corpo che suggerirebbero che la donna sia stata legata con delle corde, un episodio che le ha lasciato dei gravi traumi psicologiche. Sempre nel 2022 sarebbe stato violentato anche un altro uomo durante un evento del brand di vodka Cîroc – rilevato da Diddy. L’uomo avrebbe deciso di partecipare all’evento per creare networking, ma, anche lui sotto effetto di droghe, sarebbe stato obbligato a toccare i genitali del rapper poi la situazione sarebbe degenerate e successivamente interrotta grazie all’intervento di un atleta professionista non nominato.
I commenti degli avvocati di Sean Combs
Già la scorsa settimana, dopo il primo gruppo di accuse presentate dall'avvocato Buzbee, i legali di Combs avevano negato il coinvolgimento del loro assistito nei fatti che gli vengono imputati. "Il signor Combs e il suo team legale hanno piena fiducia nei fatti, nelle loro difese legali e nell'integrità del processo giudiziario", hanno detto gli avvocati di Combs alla CNN. "In tribunale, la verità prevarrà: il signor Combs non ha mai aggredito sessualmente nessuno, adulto o minore, uomo o donna". Solo questo fine settimana, inoltre, i legali del rapper hanno chiesto al giudice che supervisiona il suo caso federale di emettere un ordine per vietare ai potenziali testimoni e ai loro avvocati di parlare delle accuse contro di lui. Diddy al momento è rinchiuso nel carcere federale di New York, dove dovrà restare fino all’inizio del processo il prossimo 5 maggio 2025.