Caso Diddy: sostituito il giudice che gli ha negato l’uscita su cauzione
Sean Diddy Combs è stato arrestato meno di un mese fa – il 16 settembre – a New York. Le accuse che i federali gli rivolgono sono molto gravi: violenze, stupro, traffico sessuale, favoreggiamento alla prostituzione, associazione a delinquere. Tutte accuse per le quali Combs si è dichiarato non colpevole, chiedendo più volte il rilascio su cauzione che però il giudice Andrew Carter ha sempre negato. Alla luce della nomina di un nuovo giudice le cose però potrebbero cambiare. A Carter subentrerà infatti il giudice Arun Subramanian.
Chi è il nuovo giudice del caso Sean Combs
Ieri – giovedì 2 ottobre – il tribunale ha rilasciato un avviso in cui Arun Subramanian viene indicato come nuovo giudice del caso Diddy. Subramanian è stato nominato per la prima volta dal presidente Joe Biden nel 2022 e ha assunto il suo attuale ruolo nel 2023. La sua carriera è stata principalmente quella da avvocato civilista che si occupava di controversie complesse nello studio legale Susman Godfrey. Prima di entrare in questo studio legale ha lavorato come assistente legale per il giudice della Corte Suprema Ruth Bader Ginsburg.
I motivi della sostituzione
Le motivazioni di questo cambio di rotta non sono state rese note, probabilmente a breve arriverà un commento dei legali di Combs a riguardo. Questa sostituzione potrebbe essere un vantaggio per l’imputato che forse ora può sperare nel rilascio su cauzione. Il precedente giudice Andrew Carter, nominato nel 2011 da Barack Obama, gli aveva infatti negato più volte questa possibilità. Carter aveva giustificato la sua scelta affermando di non riuscire a trovare le condizioni che lo facessero sentire a suo agio nel rilascio di Diddy a causa delle accuse di manomissione dei testimoni e violenza fisica. Solo pochi giorni fa Combs ha presentato una nuova richiesta includendo non solo 50 milioni di dollari di cauzione, ma promettendo anche di sottoporsi settimanalmente a test antidroga e di non avere contatti con persone che potrebbero intralciare le indagini e soprattutto con donne che non facciano parte della sua famiglia, viste le accuse di violenza sessuale che pendono sulla sua testa.