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Il caso di Sean Diddy Combs

Caso Diddy, l’avvocato annuncia la lista dei presunti complici: “I nomi vi scioccheranno”

L’avvocato Tony Buzbee ha rivelato che a breve farà uscire la lista dei presunti complici dei crimini di Sean Combs. Stando alle sue parole Diddy è solo una delle “tante persone potenti” coinvolte.
A cura di Elena Betti
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Sean Diddy Combs (Getty Images)
Sean Diddy Combs (Getty Images)
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Un grande castello di carte potrebbe crollare, e quel castello riguarderebbe tutta Hollywood, che dall’arresto di Sean Diddy Combs trema. In una conferenza stampa l’avvocato Tony Buzbee non si è risparmiato parlando del caso Combs. Già ieri era uscita la notizia che il suo studio legale aveva deciso di prendere in carico ben 120 denunce, 60 uomini e 60 donne, contro il rapper. "Solo" 120, in rappresentanza delle pare oltre 3000 telefonate che il suo studio ha ricevuto da quando il rapper è stato arrestato. Tante nuove denunce, ma ancora poche prese di posizione da parte di tanti divi di Hollywood. Secondo Buzbee, Diddy sarebbe infatti solo una delle “tante persone potenti” che dovrebbero essere processate insieme al rapper per i crimini di violenza sessuale avvenuti durante i famosi White Party i cui partecipanti stanno venendo sempre più a galla -, ma non solo, si parla anche di altri eventi e di audizioni.

"Faremo i nomi dei complici di Diddy e vi scioccheranno"

Martedì scorso Tony Buzbee ha tenuto a Huston, in Texas, una conferenza stampa in cui lanciava un avvertimento. “Arriverà il giorno in cui faremo i nomi degli altri presunti autori e spettatori associati delle presunte attività illegali di Combs”, ha sentenziato. L’avvocato ha da poco dichiarato di aver deciso di rappresentare 120 presunte vittime del rapper e fondatore della Bad Boy Records, 25 delle quali, all’epoca dei fatti, a quanto pare iniziati nel 1991 tra California, Georgia, Florida e New York, erano minorenni. Quasi tutti gli accusatori hanno inoltre dichiarato di aver trovato tracce di droghe e tranquillanti per cavalli nel loro sangue dopo i presunti abusi. "Esporremo i fattori che hanno permesso questa condotta a porte chiuse. Perseguiremo la questione, indipendentemente da chi implicheranno le prove", ha detto Buzbee che è pronto a fare nomi diversi da quello di Sean Combs. “Ci sono davvero molti nomi, è già una lunga lista, ma a causa della natura di questo caso vogliamo essere dannatamente sicuri di essere nel giusto prima di renderli pubblici", poi conclude: "I nomi vi scioccheranno".

Le prossime mosse di Tony Buzbee

L’avvocato Buzbee ha dichiarato che entro i prossimi 30 giorni intenterà cause legali nei vari stati e solo successivamente si concentrerà sull’identificare gli altri imputati che hanno “incoraggiato” e magari partecipato ai presunti abusi insieme a Combs. "Queste persone che sanno chi sono dovrebbero farsi avanti ora", ha esortato Buzbee. "Immagino che mentre parliamo qui, ci siano una miriade di persone molto nervose. Non puoi nascondere gli scheletri nell'armadio per sempre. Mi aspetto che ci siano molte persone là fuori in questo momento che stanno disperatamente cercando i loro ricordi mentre cancellano i loro testi e dati".

Le risposte del team legale di Combs

Sean Combs non può affrontare ogni accusa infondata in quello che è diventato un circo mediatico sconsiderato”, ha dichiarato Erica Wolff, uno degli avvocati di Combs. Poi ha aggiunto che “il signor Combs nega categoricamente come falsa e diffamatoria qualsiasi affermazione di aver abusato sessualmente di chiunque, compresi i minori". A quanto pare il rapper "non vede l'ora di dimostrare la sua innocenza e di vendicarsi in tribunale". Fino ad ora i legali del rapper dovevano far fronte a 12 accuse di abusi sessuali già depositate, accuse che i pubblici ministeri confermano affermando che Combs “ha abusato, minacciato e costretto le donne e le altre persone intorno a lui a soddisfare i suoi desideri sessuali, proteggere la sua reputazione e nascondere la sua condotta creando un’impresa criminale i cui membri e associati si sono impegnati in traffico sessuale, lavoro forzato, rapimento, corruzione e ostruzione alla giustizia”. Ora Diddy si trova nel carcere federale di New York senza la possibilità di uscire su cauzione. Il prossimo 9 ottobre il rapper dovrebbe deporre in tribunale, se condannato, rischia un minimo di 15 anni di carcere.

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