Caso Diddy, la lista dei partecipanti ai suoi White Party: da Di Caprio a Jay-Z e Beyoncé
Il caso Diddy è ormai al centro dell’attenzione di tutti. Il rapper è accusato di violenze, stupro, traffico sessuale e favoreggiamento alla prostituzione. Ma non si parla del caso solo perché i crimini di cui lui è accusato sono gravi, ma anche perché sembra che molti artisti e divi di Hollywood fossero a conoscenza dei fatti e, nonostante questo, non abbiano mai parlato. I White Party di Diddy sono ormai famosissimi, feste senza freni a cui hanno partecipato tantissimi cantanti, musicisti, attori e forse anche politici e reali. Musica, sostanze stupefacenti a fiumi, e poi il passaggio alla seconda parte delle feste, i famosi Freak Off a cui potevano accedere solo pochi invitati selezionati da Diddy stesso. Qui pare si svolgessero i momenti più scabrosi delle feste, con sex workers che si dice fossero obbligate a restare sveglie e idratate tramite soluzioni fisiologiche iniettate via flebo e ricatti sessuali ed umiliazioni che Diddy pare riservasse ai suoi invitati in cambio di contratti discografici o soldi. Ora, visto che il quadretto è molto preoccupante e tetro, tutti vogliono sapere se i loro idoli fossero o meno a conoscenza di tutto questo e se vi abbiano preso parte. Per questo nei giorni scorsi una delle ricerche più fatte è stata quella riguardo la famigerata lista di partecipanti ai White Party. Se non c’è alcun dubbio riguardo la presenza di Jay-Z e Beyoncé, amici di Diddy, nei giorni scorsi sono emersi anche altri nomi da Paris Hilton a Leonardo Di Caprio e Justin Bieber.
La lista dei partecipanti ai White Party
Tutti vogliono sapere se il proprio idolo della musica o del cinema, o magari della politica, è coinvolto in questa storia. Che sia in forma di carnefice o persona informata sui fatti che per anni non ha parlato, o in forma di vittima di Diddy, ognuno cerca i nomi presenti sulla famosa lista. Una ricerca diventata talmente virale nei giorni scorsi al punto che sui social molti utenti hanno ironizzato dicendosi sollevati perché, con tutte le persone che hanno partecipato alle feste di Diddy, pensavano che sarebbero finiti anche loro, che sono ben lontani dall’ambiente, nella lista.
Ci sono dei nomi certi, inseriti nella lista dopo aver visionato alcuni video delle feste, persone molto vicine a Diddy che quindi avevano quasi sicuramente accesso ai Freak Off e che potrebbero dare delucidazioni riguardo le 1000 bottiglie di olio per bambini ritrovate nelle ville del rapper. A divertirsi spensierati e vestiti di bianco nei video si vedono Jay-Z, Beyoncé e Usher, notoriamente amici di Diddy, Ashton Kuthcer, un giovane Leonardo Di Caprio, Jennifer Lopez ma anche Khloe e Kim Kardashian e Paris Hilton. Presente anche Justin Bieber, al centro della questione perché visto come una vittima di Diddy.
Il podcaster Jason Lee dice di aver presenziato alle feste e di aver visto star come Lindsey Lohan, Demi Moore, Tyrese, Amber Rose, Chris Brown, Jordyn Woods, Travis Scott, Teyana Taylor. Altri volti che sembrerebbero certi sono quelli di Megan Fox e Mariah Carey. Secondo il giornale Elle ci sarebbero foto che provano la presenza di Howard Stern, Kelly Osburne, Beth Ostrosky, Kim Porter, Tommy Lee, Lil Kim, Ashley Olsen, Rachel Zoe, Ashanti, Nick Cannon, Nicole Scherzinger, Russel Brand, Mel B e Stephen Belafonte.
Sui social gira però una lista più ampia in cui comparirebbero circa 90 nomi. Tra questi anche sportivi come Lebron James, la tennista Serena Williams e Michael B. Jordan e moltissimi tra divi di Hollywood e cantanti. Nella lista comparirebbero i nomi di Lucien Grange, Pharrel Williams, 50 Cent, Kendall, Kylie e Kris Jenner, Drake, Snoop Dogg, Alicia Keys, David e Victoria Beckam, la conduttrice degli ultimi MTV VMAs Megan Thee Stallion, Cardi B, Sean Penn, Zendaya, Lupita Nyong’o, Adele, Eva Longoria, Nas, Lewis Hamilton, Joe Jonas, Sofia Vergara, Will Smith con la moglie, Shakira, Demi Lovato, John Legend, Blake Lively e il marito Ryan Reynolds, Cara Delevigne, Iggy Azalea, Sarah Jessica Parker e Hailey Bieber. Oltre a quei 90 sarebbero indicati circa 12 membri di famiglie reali dal principe Harry alla principessa Charlotte Casiraghi e altrettanti politici tra cui la coppia Obama, diversi senatori e governatori ma anche Bill e Hilary Clinton. Inutile dire che questi nomi dovranno essere confermati dalla polizia federale di New York se lo riterrà utile al fine delle indagini.
Le ultime notizie su Diddy
L’arresto di Sean Combs, ha quindi chiaramente scosso il mondo della musica e di Hollywood in generale. Il rapper si trova attualmente sotto arresto con le accuse di violenze e stupri, favoreggiamento alla prostituzione e traffico sessuale. Rinchiuso nel cosiddetto “inferno in terra”, il Metropolitan Detention Center di Brooklyn, unica prigione federale di New York, nei giorni scorsi, Diddy era stato messo sotto sorveglianza perché considerato a rischio suicidio. Il rapper aveva smesso di mangiare perché spaventato dalla possibilità di essere avvelenato e aveva avuto numerose visite con uno psicologo, un dietologo, e persino un parroco.
Ora però il rapper sembra essere fuori pericolo e non sarebbe più sotto sorveglianza. Nei giorni scorsi TMZ aveva intervistato l’avvocato di Combs per discutere riguardo l’uscita di un documentario sul suo assistito The downfall of Diddy: The Indictment. Riguardo lo stato mentale di Diddy in carcere l'avvocato Marc Agnifilo ha detto che è “in realtà notevolmente positivo”. "Trascorro diverse ore con lui ogni giorno, è molto determinato e forte", ha spiegato l’avvocato, aggiungendo che Diddy ha ormai fatto pace col fatto che si trova in questa situazione e che ora è concentrato sulla sua difesa. Nei giorni scorsi sembra inoltre che il rapper abbia ricevuto la visita di un familiare. Il rapper si sarebbe detto pronto a deporre a inizio ottobre, ma nel frattempo sempre più donne si stanno aggiungendo alle denunce per violenze e stupro e solo pochi giorni fa si è fatta avanti un’altra donna: Thalia Graves, che afferma di essere stata drogata, picchiata e stuprata dal rapper nel 2001 e di aver trovato solo ora il coraggio di parlare.