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Bus dirottato e manifestazione clima: il mondo salvato dai ragazzini (in meno di una settimana)

In meno di una settimana due episodi, la manifestazione Fridays for future e il comportamento eroico dei ragazzini del bus dirottato a Crema, ci restituiscono un po’ di quella speranza nel futuro che spesso noi adulti non abbiamo più. Ed è per questo che nella Giornata mondiale della Poesia non è male rileggere “Il mondo salvato dai ragazzini” di Elsa Morante, raccolta del 1968.
A cura di Redazione Cultura
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Nella Giornata mondiale della poesia non sarebbe male riprendere "Il mondo salvato dai ragazzini" di Elsa Morante, la raccolta di poesie dell'autrice de "L'isola di Arturo" edita 51 anni fa, nel 1968. A maggior ragione provando ad analizzare quanto successo in quest'ultima settimana, in Italia e non solo. Dalla manifestazione di venerdì scorso, quando centinaia di migliaia di giovani sono scesi nelle piazze italiane per manifestare, provando a sensibilizzare governi e istituzioni sulle politiche ambientali, fino all'episodio sul bus dirottato ieri tra Crema e Milano. Fridays for future e non solo, perché anche al giovedì, come abbiamo visto ieri, i nostri giovani possono volere un futuro.

In quest'occasione un gruppo di una cinquantina di ragazzini delle scuole medie è finita ostaggio di Ousseynou Sy, l’autista 47enne che ha poi dato fuoco al mezzo sulla Paullese, a San Donato Milanese e che adesso è indagato per tentata strage e sequestro di persona aggravati dalla matrice terroristica. Tra loro almeno un paio oggi vengono definiti eroi, per la loro capacità di ribellarsi e trovare modo di avvertire le forze dell'ordine e, in questo modo, aver salvato la vita a tutti gli altri, adulti compresi. I quali, immobilizzati dall'uomo, nulla potevano per salvare il gruppo.

Ma altri dettagli emergono tra le pieghe del racconto di ieri. Innanzitutto, quello dei ragazzini che nel tentativo di prendere tempo hanno cercato di convincere l'uomo a desistere, raccontandogli la loro esperienza di vita, spiegandogli di essere in qualche modo dalla sua parte, contro quei morti nel Mediterraneo che  l'uomo aveva dichiarato di voler vendicare.

Tra i 51 studenti, infatti, ce n'erano alcuni che sono i cosiddetti "italiani di seconda generazione", figli di migranti nati in Italia, italiani in tutto e per tutto che delle divisioni tra adulti non sanno che farsene. Ragazzini per cui l'integrazione non è un obiettivo da conquistare, ma un dato di fatto acquisito in partenza: è questa la nuova Italia, l'unica che avrà un futuro. Contro le divisioni degli adulti, in una settimana i nostri ragazzi ci hanno dimostrato che l'Italia (e il mondo) sarà salvata dai ragazzini.

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