Buon compleanno Topolino, 80 anni di storie
Topolino, il mitico fumetto settimanale, compie 80 anni. Era il Natale del 1932 quando per la prima volta in Italia, le edicole vendevano il primo numero stampato dallo storico editore di Firenze, Giuseppe Nerbini. Fu lui ad aggiudicarsi i diritti per la pubblicazione del fumetto originale Disney che, invece, aveva iniziato le stampe già nel 1928. Ma sin dai primi anni c'erano delle particolarità uniche nell'edizione italiana, didascalie in ria e strisce scritte da Giove Toppi che danno il via alla grande scuola Disney italiana. Quella che darà il via alla creazione di collane e personaggi nuovi, come il mitico Paperinik. Le avventure di Topolino subiscono un radicale cambiamento nella forma e nel contenuto quando c'è il fascismo, il topo si umanizza, diventando quasi "fanciullesco". Mondadori acquisisce i diritti di pubblicazione nel 1935 e sarà dal 1949 che Topolino utilizzerà la forma che noi tutti conosciamo oggi, particolarità che tuttora rende unico il fumetto.
Universale e innovativo, le due peculiarità che hanno permesso all'edizione italiana di Topolino di poter arrivare al numero 2973 con il fascino praticamente inalterato. Perché era già dal numero 7 che gli autori affrontarono, anche lungo i decenni a venire, i temi delle Grandi Parodie Disney (da L'inferno di Topolino alla Paperodissesa, da Il nome della mimosa a I Viaggi di Papergulliver fino al recente Qui, Quo, Qua e il giorno prima degli esami. Altro particolare non trascurabile è la parte editoriale del giornale, grazie alla guida storica di Mario Gentilini dal 1949 al 1980, dove il magazine acquisisce prestigio e valore "enciclopedico". Vi basterà sfogliare un Topolino anche solo di trent'anni per trovarci rubriche, notizie di costume, calendari di Serie A quando facevano capolino squadre come il Catanzaro e il Mantova, strisce dedicate alle prime pubblicità degli anni Ottanta.
Gli Anni Novanta segnano il passaggio dallla Arnoldo Mondadori Editore alla The Walt Disney Company, qui ci saranno le "grandi firme" a comporre le storie: da Enzo Biagi a Mario Monicelli, da Susanna Tamaro al "fenomeno" Ronaldo, tutti collaborano in qualità di soggettisti. Sono gli anni dei gadget, sono gli anni dove il sottoscritto aveva i suoi sei anni e questi "aggeggi" li collezionava tutti: dall’orologio ecologico del 1989 alla macchina fotografica del 1990, dal meraviglioso Topobinocolo del 1991 fino al Topowalkie del 1995 che ancora oggi detiene il record delle 1.100.285 copie vendute.
Nel Duemila arrivano nuovi personaggi (la saga di Wizards of Mickey e Paperino Paperotto) e nuove collaborazioni: Dario Fo, Lilli Gruber, Vittorio Feltri, Francesco Totti, Valentina Vezzali, Alessandro Baricco, Cesare Prandelli, Victoria Cabello, Fabio Fazio, Valentino Rossi, Fausto Brizzi, Fiorello. E, dopo Paperinik, la scuola italiana Disney regala a Paperino un terzo supereroe: DoubleDuck, una sorta di James Bond che svela complotti e intrighi internazionali. La magia della Disney resta intatta oggi, quando la sfida più grande è quella della tecnologia: con la piattaforma che riesce ad integrare il sito, il magazine di carta e le sue versioni per iPad e iPhone, ancora una volta, il Topo più amato del mondo resta sempre al passo con i tempi, senza temere la concorrenza di altre forme di intrattenimento. "Topolin, Topolin, viva Topolin".