“Manipolatore e buffone”, Bugo ricorda il Sanremo con Morgan per parlare del suo concerto finale
L'1 aprile si terrà all'Alcatraz di Milano quello che dovrebbe essere – almeno così è stato annunciato – l'ultimo concerto di Bugo. E per non perdere il suo piglio ironico e dissacrante, il cantautore – che un pezzo d'Italia ha conosciuto grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo con Morgan – ha scritto un post per parlare del suo ultimo outfit, ma soprattutto per ripercorrere alcuni momenti di quei momenti all'Ariston dove fu squalificato a causa dell'abbandono del palco dopo che il compagno d'avventura cambiò polemicamente le parole della canzone Sincero, con cui i due si erano presentati al Festival.
Bugo ricorda soprattutto la serata cover, quella prima del fattaccio, quando la tensione era già importante, tra i due, benché nessuno potesse presagire cosa sarebbe successo la sera successiva. E nonostante siano passati anni e qualche passaggio in Tribunale, Bugo non riesce a non togliersi qualche altro sassolino dalla scarpa: "Sanremo 2020, serata cover. Il damerino con la giacca bianca" scrive, facendo riferimento alla foto di sé postata a corredo del post e continuando, però, parlando proprio di Morgan: "Mentre il mio compagno mostrava a tutti la sua incompetenza e paranoia, io ero solo, su quel palco. A dover cantare una canzone (non mia) senza averla mai provata (perché il buffone aveva sbagliato per 11 volte gli arrangiamenti). Nessuno nella storia del Festival è andato su quel palco senza aver provato. Io si. Dovevo rifiutarmi? No. Si andava avanti fino in fondo, io ero pulito, non avevo niente da rimproverarmi". La canzone era "Canzone per te" di Vasco Rossi.
Era la quarta serata di un Festival in cui, nonostante una carriera decennale, Bugo arrivava quasi da sconosciuto, seppur con uno dei migliori brani della manifestazione: "A rivedere questa foto non riesco bene a ricordarmi cosa provavo in quel momento. l’Italia non mi conosceva. Mezza Italia poi mi avrebbe massacrato dando retta alle stronzate di un manipolatore. L’altra mezza Italia avrebbe empatizzato con me, e io queste cose non le dimentico. Quella sera io stavo già un po’ morendo, il giorno dopo la musica sarebbe morta definitivamente. Ma bando alla tristezza! Quella giacca bianca! Quanto ero figo!? Dovrei essere su tutte le copertine di moda (chissenefrega), fare sfilate, fare il nobile che apre le porte del castello!".
Bugo racconta il perché di quella scelta da "damerino" per cantare la canzone di uno dei rocker più iconosclasti della musica italiana: "Mi sentivo a mio agio vestito così, da una parte chi già mi conosceva avrebbe detto ‘Bugo a Sanremo che fighetto venduto!', e quindi io ci giocavo su questa cosa, e poi per chi non mi conosceva, non mi andava di presentarmi al pubblico sanremese e televisivo vestivo con jeans e maglietta, mica ero Vasco a 30 anni!(che era fighissimo ma lui era giovane, andava benissimo così). Io avevo 46 anni al mio primo festival! Ci voleva qualcosa di speciale, che non avevo mai fatto. Sapevo anche che il mio compagno si sarebbe vestito da Mozart dei poveri, io dovevo controbilanciare con signorilità! Ora, a parte tutto, a parte le battute, fu un momento incredibile che non auguro a nessuno. Ero così incazzato che stavo sul palco con le mani tasca, cosa che tutti mi dicevano di non fare e allora io l’ho fatto, non potevo seguire queste piccole regolette, io avevo la mia dignità da difendere e l’avrei difesa a tutti i costi, anche grazie a questa stupenda giacca bianca da damerino! Ora mi chiedo, ma per il mio ultimo concerto mi vesto da damerino o da straccione?".
L'1 aprile, quindi, si concluderà a Milano il tour del suo ultimo album di inediti "Per fortuna che ci sono io", che ha lanciato non presentandosi in conferenza stampa ma facendo andare al suo posto Valerio Lundini. E questo concerto, stando a quanto si legge nella nota stampa "sarà una vera e propria festa, una celebrazione della carriera dell'iconico artista per festeggiare tutti insieme, un'ultima volta. Sarà l'occasione finale, infatti, per assistere a un suo concerto e per cantare insieme a lui tutte le canzoni che hanno costellato il suo percorso artistico. Sulla scia della positività e della costruttività dell'atmosfera che ci ha regalato con il suo ultimo disco, sarà un evento irripetibile pieno di energia e di gioia".