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“Botticelli Reimagined”: il maestro del Rinascimento secondo gli artisti contemporanei

Dal 5 marzo al 3 luglio il Victoria and Albert Museum di Londra ospita una mostra unica nel suo genere: “Botticelli Reimagined”, un viaggio ideale dal mito del grande maestro Sandro Botticelli all’arte e al design contemporanei. Dai Preraffaelliti a Warhol, fino ad arrivare a David La Chapelle, 150 opere metteranno in luce il profondo e ancora vivo rapporto che c’è fra la contemporaneità e il grande artista rinascimentale.
A cura di Federica D'Alfonso
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"Rebirth of Venus", David La Chapelle (Victoria and Albert Museum, London)
"Rebirth of Venus", David La Chapelle (Victoria and Albert Museum, London)

Si apre domani, sabato 5 marzo, la più grande mostra su Sandro Botticelli nel Regno Unito: l'ultima risale al 1930. Dopo più di ottant'anni, il Victoria and Albert Museum di Londra torna ad ospitare le opere del grande maestro fiorentino, con un'esposizione innovativa e unica nel suo genere: “Botticelli Reimagined”, aperta fino al prossimo 3 luglio e organizzata in collaborazione con la Gemäldegalerie di Berlino, riunisce oltre 150 opere, dai Preraffaelliti a Magritte fino ad Andy Warhol, per indagare il profondo e ancora vivo rapporto che c'è fra l'arte moderna e contemporanea e il grande artista rinascimentale.

Un filo rosso collega opere di artisti lontanissimi e diversi fra di loro: Dante Gabriel Rossetti, Yin Xin e l'americano David La Chapelle, tutti insieme nel comune riferimento al modello estetico di Sandro Botticelli. Emerge così, dalla mostra, la straordinaria influenza che il pittore ha esercitato sulla creatività di altri grandi artisti a distanza di secoli: non soltanto sulla pittura, ma anche sul design e la moda.

Capolavori a confronto

Ritratto di Smeralda Bandinelli, Sandro Botticelli, 1470 (Victoria and Albert Museum, Londra)
Ritratto di Smeralda Bandinelli, Sandro Botticelli, 1470 (Victoria and Albert Museum, Londra)

Opere contemporanee e grandi capolavori rinascimentali a confronto: si parte dal famoso “Ritratto di Esmeralda Brandini”, che Botticelli realizzò nel 1475 circa e che si trova nella collezione della galleria londinese da oltre un secolo. Un'iscrizione sul davanzale ricorda Esmeralda Donati, madre di Michelangelo Brandini e nonna dello scultore Baccio Bandinelli. Per molto tempo la critica ha sostenuto l'ipotesi che il vecchio proprietario, Dante Gabriel Rossetti, ispiratore del movimento Preraffaellita, avesse modificato l'opera dando quella particolare tinta rossa ai capelli del soggetto.

La Ghirlandata, Dante Gabriel Rossetti, 1873 (Guildhall Art Gallery)
La Ghirlandata, Dante Gabriel Rossetti, 1873 (Guildhall Art Gallery)

Grazie a nuove tecnologie che hanno permesso di analizzare gli strati di pittura del quadro, si è scoperto invece come la scelta del colore fosse stata del maestro rinascimentale. Non solo una mostra straordinariamente innovativa dal punto di vista tematico dunque, ma anche una possibilità unica di guardare con occhi diversi la grande arte di Botticelli.

Venere: una bellezza eterna

"Venus after Botticelli", Xin Yin, 2008. (Duhamel Fine Art, Paris; Victoria and Albert Museum, London)
"Venus after Botticelli", Xin Yin, 2008. (Duhamel Fine Art, Paris; Victoria and Albert Museum, London)

Grande arte esemplificata dal capolavoro “Venere e Marte”, conservato nella National Gallery e ospite dell'esposizione al Victoria. Un quadro fortemente intriso di simbologie misteriose e di neoplatonismo, che raffigura la relazione adulterina tra i due dei, con Marte che giace esausto e depredato della lancia, simbolo del suo disarmo davanti all'amore.

Non poteva infine mancare la bellissima Venere: divenuta un simbolo indiscusso dell'ideale estetico botticelliano, la dea ha affascinato secoli di artisti, e ancora oggi il suo valore è riconosciuto da numerosi artisti contemporanei.

Il cinese Yin Xin in un quadro del 2008 l'ha reinterpretata con gli occhi a mandorla, mentre l'americano David LaChapelle in un'opera del 2009 ha messo al posto della dea una modella bionda, circondata da un tripudio naturale fatto di colori accesi e glitter. Perfino gli stilisti Dolce e Gabbana hanno reso omaggio al maestro Sandro Botticelli, in una delle loro collezioni.

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