Botticelli alla conquista degli Usa: una mostra sul divino al tempo dei Medici
Sedici opere, direttamente dai musei e dalle chiese italiane, per raccontare ogni singola fase del percorso artistico di Botticelli. Accade negli Stati Uniti, dove qualche giorno fa è stata inaugurata in Virginia, presso il Muscarelle Museum of Art di Williambburg, la mostra dedicata al maestro del Rinascimento italiano. Si intitola "Botticelli and the Search for the Divine: Florentine Painting Between the Medici and the Bonfires of the Vanities" e fino al 7 aprile resterà nel museo di Williambsburg prima di arrivare al Museum of Fine Arts di Boston.
La mostra è un percorso lungo tutta la carriera di Botticelli, dagli inizia alla maturità. L'esposizione comprende anche sei dipinti del maestro di Botticelli, Filippo Lippi, nonché di suo figlio, Filippino e allievo del maestro fiorentino, due dipinti di Fra Bartolomeo e una scultura in bronzo di Antonio Pollaiuolo. Una curiosità, non di poco conto. Delle due famosissime Veneri solitarie di Botticelli, normalmente visibili alla Galleria Sabauda di Torino, soltanto una delle due è quella esposta nel museo americano.
Botticelli, maestro della pittura italiana
Sandro Filipepi, detto il Botticelli, nacque a Firenze nel 1445. La sua formazione avvenne nella bottega di Filippo Lippi. Influenzato anche dall'arte del Pollaiolo, Botticelli soggiornò non solo a Firenza, ma anche a Roma, in quel periodo lavorò, assieme a Cosimo Rosselli, al Ghirlandaio e al Perugino, ad alcuni affreschi nella cappella Sistina. Verso la fine del secolo il suo stile subisce un mutamento, la sua pittura si fa di carattere sacro probabilmente dovuto all'influenza delle predicazioni di Savonarola. All'abbandono dei soggetti mitologici corrisponde un'indurimento delle forme, l'uso di un cromatismo più cupo, una mimica dei personaggi più patetica e un maggiore dinamismo nelle composizioni, anche se il carattere astratto delle sua produzione precedente è ancora presente.