BigMama: “Nel 2020 la diagnosi di linfoma, la chemio mi ha salvata. La sessualità? Sono bisessuale”
Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2024 con il brano La rabbia non ti basta, BigMama sta per tornare con un nuovo album, dal titolo Sangue. La cantante, all'anagrafe Marianna Maimone, ha parlato della sua musica in un'intervista rilasciata a Il Messaggero: "Ho iniziato a scrivere per rabbia, sfogando il mio dolore tramite la scrittura. Per me la musica è qualcosa di estremamente puro". Poi il racconto inedito della chemioterapia, a cui si è sottoposta nel 2020 dopo la diagnosi di Linfoma di Hodgkin
La lotta contro il linfoma raccontata in "Veleno"
"Ti ricordi quando tu mi cullavi?, mo c’hai una figlia con sti tubi collegati", canta BigMama nel suo nuovo brano Veleno, nel quale racconta la lotta contro il Linfoma di Hodgkin, tumore maligno del sangue che le fu diagnosticato nel 2020. La cantante scrisse la canzone proprio mentre stava affrontando la chemioterapia: "Senza la chemio sarei morta. Registrai questa canzone in presa diretta con il pianoforte. Nel disco lo suona il grande Mark Harris, storico pianista di Fabrizio De André ed ex Napoli Centrale. La musica è stata sempre la mia medicina. Anche se l'anno scorso mi ha fatto male". A ‘farle male', oltre alla malattia, è stata anche l'eliminazione da Sanremo Giovani nel 2023: "Ho iniziato un percorso psicologico per riprendermi. Mi ero convinta di non valere abbastanza. Una figura come la mia in Italia non c’era e dopo Sanremo ci sono un sacco di persone che mi difendono".
BigMama e la sessualità: "Sono apertamente bisessuale"
Se in Veleno è centrale il racconto della malattia, in Touchdown BigMama mette a nudo la sua sessualità. "Se tu vai con lei / se tu vai con lui / se ti vanno in due è un touchdown", scrive la cantante, spiegando di essere apertamente bisessuale e di vivere oggi la sua sfera intima con estrema libertà: "Io sono apertamente bisessuale. Ho sempre avuto paura di nascondere la mia sessualità, essendo cresciuta in un piccolo paesino. Ma nel momento in cui l’ho scoperta mi sono sentita la più libera in assoluto". Il primo approccio a questo mondo quando era molto piccola: "Prendevo il pc di mio padre e andavo sui sito porno. Ricordo che le immagini che guardavo erano prevalentemente femminili. Solo che avevo paura dei giudizi". Poi l'apertura verso esperienze con persone del suo stesso stesso: "Ho capito che quella era la mia vera felicità".