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Biennale di Venezia: assegnati i Leoni d’oro alla carriera per Danza, Musica e Teatro

Sono stati assegnati i Leoni d’oro alla carriera per il Teatro, la Musica e la Danza: il Consiglio di Amministrazione presieduto da Paolo Baratta ha scelto il regista inglese Declan Donnellan, il compositore italiano Salvatore Sciarrino e la coreografa francese Maguy Marin.
A cura di Federica D'Alfonso
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Il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta
Il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta

Il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, ha assegnato in queste ore i Leoni d'oro alla carriera per il Teatro, la Musica e la Danza: gli ambiti riconoscimenti sono andati rispettivamente al regista inglese Declan Donnellan, al compositore italiano Salvatore Sciarrino e alla coreografa francese Maguy Marin.

Maguy Marin, per la Danza

La coreografa francese Maguy Marin
La coreografa francese Maguy Marin

Biennale Danza si svolgerà tra il 17 e il 26 giugno, e conferirà alla coreografa Maguy Marin il premio onorario per aver dato "nuove rotte all'arte contemporanea" e per la "drammaticità" delle sue composizioni. Esponente del tetrodanza francese, Marin è universalmente riconosciuta come una delle figure di spicco della contemporaneità: con il suo "May B", nato da frammenti di opere beckettiane nel 1981, viene ancora oggi rappresentata sulle scene di tutto il mondo.

Il direttore della Biennale Musica Virgilio Sieni l'ha proposta per il premio alla carriera elogiando "il suo lavoro di ricerca sul corpo e lo spazio, che di volta in volta è andato a costruire un atlante di scoperte dove il senso dell’arte ha rivelato la complessità dell’uomo contemporaneo, mettendo in relazione i sentieri dell’umano con gli spazi necessari della ricerca coreografica". In passato il riconoscimento alla carriera per la Danza è stato attribuito a Sylvie Guillem (nel 2012), a Steve Paxton (nel 2014) e Anne Teresa De Keersmaeker (nel 2015).

Salvatore Sciarrino, per la Musica

Il compositore italiano Salvatore Sciarrino
Il compositore italiano Salvatore Sciarrino

Il direttore di Biennale Musica, Ivan Fedele, ha invece definito Sciarrino uno "studioso dell'arte e raffinato pedagogo", e ha annunciato che il riconoscimento verrà assegnato durante la manifestazione, che si svolgerà tra il 7 e il 16 ottobre.

"Sciarrino ha dedicato la propria esistenza all’arte del comporre con spirito di ricerca e invenzione incessanti che lo hanno portato a scoprire un mondo sonoro inaudito, dando un impulso decisivo al rinnovamento della musica contemporanea e dimostrando come la musica, per rinnovarsi e ritrovarsi, debba uscire dalla propria forma storicizzata per farsi esperienza d’ascolto in cui lo spettatore è al centro di fenomeni misteriosi e quasi ancestrali". Il riconoscimento alla carriera per la Musica era stato attribuito a Pierre Boulez (2012), Sofija Gubajdulina (2013), Steve Reich (2014) e Georges Aperghis (2015).

Declan Donnellan, per il Teatro

Il regista inglese Declan Donnellan
Il regista inglese Declan Donnellan

La Biennale del Teatro, che si svolgerà tra il 25 luglio e il 14 agosto, ha invece assegnato il Leone d'oro onorario al regista britannico Declan Donnellan. Il direttore del festival Alex Rigola ha elogiato la figura di Donnellan definendolo "uno dei direttori europei più influenti nell'affrontare i grandi classici della drammaturgia mondiale". Una produzione che spazia dal teatro elisabettiano a quello classico tedesco e francese, con uno sguardo sempre rivolto verso la grande letteratura.

Si legge nella motivazione del direttore Alex Rigola: "Per la sua profonda fiducia nel testo. Per la sua capacità di avvicinare i testi classici al pubblico contemporaneo conservando intatta la capacità di lettura. Per aver messo gli attori al centro del suo lavoro riuscendo ad ottenere il meglio da loro. Parlare degli spettacoli di Declan Donnellan è parlare di un immenso lavoro in campo attorale". Il riconoscimento alla carriera per il Teatro è andato, in passato, a Luca Ronconi (2012), Romeo Castellucci (2013), Jan Lauwers (2014) e Christoph Marthaler (2015).

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