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Biennale Danza 2014: Leone d’Oro a Steve Paxton

Annunciati i vincitori dei premi della prossima Biennale di Venezia: per la Danza il Leone d’Oro va al coreografo e ballerino americano Steve Paxton, il Leone d’Argento all’italiano Michele Di Stefano.
A cura di Gabriella Valente
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Nella conferenza di presentazione della Biennale di Venezia 2014 – Danza Musica e Teatro, tenutasi il 10 aprile a Roma, sono state esposte tutte le attività in programma ed annunciati i nomi dei vincitori dei premi lagunari, che saranno assegnati quest’estate nel corso della manifestazione.

Biennale Danza

Il 9. Festival Internazionale di Danza Contemporanea, diretto da Virgilio Sieni e realizzato in collaborazione con la Fondazione Prada, si svolgerà dal 19 al 29 giugno 2014, con un “prologo” e un “epilogo” prima e dopo le suddette date. A partire dal suo titolo Mondo novo – gesto, luogo, comunità, il festival presenta le ricerche che indagano il dialogo tra corpo e luogo, tra corpo e comunità, assumendo la danza come il territorio del gesto. Molti saranno gli spettacoli in prima mondiale, in questa manifestazione che si espande sempre più nella città con creazioni ed eventi dislocati e specificamente pensati per differenti luoghi.

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Leone d’oro

Nell’ambito della Biennale Danza 2014, il Leone d’oro alla carriera andrà a Steve Paxton, coreografo e danzatore sperimentale nato in Arizona nel 1939. Paxton "ha contribuito in modo decisivo a mutare la natura della danza contemporanea" e oggi la sua lezione si riverbera in misura diversa in molti dei coreografi invitati alla nuova edizione della Biennale.

La ricerca di Steve Paxton

Tra i maggiori esponenti della danza postmoderna, questo coreografo statunitense è considerato una pietra miliare delle arti contemporanee, soprattutto in quanto fondatore e sviluppatore di un nuovo genere di danza noto come Contact Improvisation. Formatosi con Merce Cunningham e José Limón, Steve Paxton ha intrapreso un percorso personale e innovativo negli anni ’60, influenzato anche dalle correnti artistiche allora più in voga a New York. All’inizio degli anni ’70 ha sviluppato la Contact Improvisation e in pochi anni ha modificato la scena della danza contemporanea.

La Contact Improvisation

La tecnica di danza ideata da Paxton sviluppa e analizza il movimento del corpo al di là delle tradizionali e vincolanti concezioni estetiche; apre il campo ai non-danzatori, agli atleti, ai dilettanti e, partendo da un forte interesse verso il semplice camminare, unisce elementi delle arti marziali, dello sport, del gioco e della vita quotidiana. Si tratta generalmente di un passo a due, dove i corpi continuamente cercano punti di contatto tra loro, in un dialogo fluido, uno scambio dinamico di energia e peso tra i due fisici; l’inerzia, la gravità, l’attrito sono esperiti dai corpi che danzano tra spinte e resistenze reciproche, creando nuove combinazioni improvvisate in uno stato di continua tensione percettiva. E la ricerca libera sulla percezione del corpo è la linea guida anche degli assoli.

Steve Paxton, The Beast, 2010. Photo Credit: Julieta Cervantes
Steve Paxton, The Beast, 2010. Photo Credit: Julieta Cervantes

Gli spettacoli

Tra gli spettacoli più importanti di Paxton si ricordano Proxy (1961), Flat (1964), Satisfyin' Lover (1967), Intravenous Lecture (1970), Night Stand (2004). Il 20 giugno al Teatro Piccolo Arsenale a Venezia sarà messo in scena Bound (1982). A 32 anni dalla sua creazione il balletto sarà interpretato dal danzatore sloveno Jurij Konjar: l’assolo rappresenta una successione di episodi isolati in una combinazione di danza improvvisata e sequenze teatrali.

Leone d’argento

Il secondo premio della Biennale Danza 2014, il Leone d’argento, sarà attribuito invece a Michele Di Stefano, coreografo italiano, tra i fondatori del gruppo sperimentale MK, attivo e in continuo sviluppo nel campo della performance, della danza, della ricerca sonora. Insieme a Margherita Morgantin il 27 e 28 giugno a Ca’ Giustinian, Di Stefano presenterà 190.cm ca., un lavoro che trae ispirazione da un particolare dell’affresco veneziano Mondo Novo di Giandomenico Tiepolo.

Immagine principale: Steve Paxton. Photo Credit Jordi Bover

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