Beni culturali al fallimento, tagli per oltre il 58%

Sono tutt’altro che confortanti i dati ufficiali del Ministero dei Beni culturali che Massimo Bray ha inviato alle Camere in allegato alle linee guida del suo dicastero. Si tratta di 10 pagine di tabelle che somigliano a un vero e proprio bollettino di guerra e fanno riferimento alla crisi dei beni culturali in Italia. Ci sono quasi 10 milioni di euro in meno rispetto al 2012 nella casella delle “spese per interventi urgenti per le emergenze”, tagli anche per il “programma ordinario dei lavori pubblici” che dai 70.5 milioni di euro del 2012 passa a 47.6 milioni nel 2013, diminuisce anche l’aiuto che arriva dal Gioco del Lotto che dai 48.4 milioni di un anno fa precipita ai 25.4 milioni del 2013. “Le risorse relative alle principali programmazioni per l'esercizio dell'attività di tutela – si legge nel documento di Bray – hanno subito una riduzione del 58,2% passando da 276.636.141 a 115.632.039”. Si tratta di tagli che riguardano un po' tutti i comparti.
Bollette non pagate e blocco assunzioni – Perde fondi, ad esempio, il restauro (-31% rispetto al 2008) per il quale la disponibilità programmabile per quest’anno è di soli 15.047.923 quando nel 2012 erano 50,6 milioni. Diminuisce il contributo del Mibac per gli istituti culturali passato a 14.670.000, -18% rispetto al 2009 e senza aggiustamenti in corsa si riduce anche il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), che con gli attuali 398.847.077 è in calo di quasi il 15% rispetto al 2009. Poi al ministero ci sono anche i problemi relativi alle bollette non pagate: una recente ricognizione ha evidenziato un debito per circa 40 milioni di euro dovuti principalmente al mancato pagamento di utenze e canoni. E gli stanziamenti per il funzionamento del ministero ammontano a circa 23 milioni di euro per il 2013, a fronte di una esigenza di circa 50 milioni. La situazione sarà ancor peggiore il prossimo anno quando sarà previsto uno stanziamento di circa 14.5 milioni con un decremento pari a oltre il 37%. Infine il fallimento del Mibac si ritrova anche quando si parla di personale per il quale rimane il blocco delle assunzioni in vigore fino al “riassorbimento dell’esubero di personale in area addetti ai servizi ausiliari e nell’area dirigenti”.