Beatrice Venezi smentisce Boccia: “Mai preso un centesimo per le presentazioni dei miei libri”
Continua la querelle tra Beatrice Venezi e Maria Rosaria Boccia, che da qualche giorno si stanno scontrando sulla questione di un ipotetico conflitto di interessi di cui Boccia accusa Beatrice Venezi che ha già dato mandato ai suoi legali di querelare la donna al centro del caso che ha costretto alle dimissioni l'ex Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Nei giorni caldi che hanno visto Boccia in prima linea nel racconto sulla possibilità che alcune informazioni top secret possano essere uscite dal giro sicuro di chi si stava occupando del G7 che si terrà a Pompei nei prossimi giorni, la donna ha tirato in ballo la direttrice d'orchestra che, a suo dire, sarebbe esempio di conflitto di interessi perché sarebbe stata pagata dal Ministero per un concerto che avrebbe dovuto tenere in quei giorni, cosa che si scontrerebbe con il fatto che del MiC lei è anche consulente stipendiata.
Lo scontro tra Venezi e Boccia
E così, nei giorni scorsi, si sono scontrate a mezzo social e agenzie, con Beatrice Venezi che ha negato qualsiasi conflitto di interessi (la direttrice ha spiegato che il suo compenso non sarebbe stato pagato dal Ministero bensì dall'Orchestra Scarlatti di Napoli che avrebbe dovuto dirigere, mentre Boccia dice che questo cambio è avvenuto solo dopo l'esplosione del caso). Venezi, comunque ha deciso di denunciare Boccia e lo ha fatto: "Confermo che ho dato incarico ai miei legali per valutare ogni azione a tutela della mia reputazione professionale in ordine alla diffusione di informazioni strumentali e non corrispondenti al vero" ha detto qualche giorno fa.
L'accusa di Boccia alla direttrice d'orchestra
Oggi Venezi torna alla carica per difendersi da altre accuse che le ha fatto Boccia e in particolare quelle secondo la quale avrebbe colto l'occasione della sua presenza a Pompei per presentare il suo libro. Boccia ha scritto: "Il maestro ospite a Pompei a spese del ministero per la direzione del concerto G7 – scrive Boccia – il 19 settembre (come si legge dalla locandina) voleva presentare il suo libro ricevendo un cospicuo compenso. Ha annullato l'ospitata solo dopo la sollecitazione dell'ex ministro che le disse: poiché sei ospite del ministero non puoi svolgere altra attività lavorativa". Non è chiaro se Boccia intendesse dire che avrebbe preso soldi anche per la presentazione (cosa esclusa da Venezi) o che usasse quell'occasione – in cui è pagata per il suo lavoro di direttrice d'orchestra – per promozione.
Venezi si difende: Mai preso soldi per il libro
Beatrice Venezi – impegnata in Georgia per un concerto con l'Orchestra Filarmonica della Georgia nella Sala Grande del Conservatorio di Stato di Tbilisi -, comunque, ha tenuto a ribadire che non è previsto alcun compenso per la presentazione del libro e sui social se la prende con la stampa: "Il cosiddetto ‘fact checking’ è alla base del lavoro di un un giornalista e della sua deontologia professionale. O almeno dovrebbe. Mi chiedo se l’ordine dei giornalisti prenderà mai dei provvedimenti nei confronti di tutti quei ‘giornalisti’ che pubblicano notizie false, senza alcuna verifica, che sviliscono il lavoro di chi svolge questa professione con dedizione e amore della verità". E a questo punto ha aggiunto: "Per ciò che mi riguarda non ho MAI preso un centesimo per le presentazioni dei miei libri. Le ho sempre fatte a titolo gratuito. E questo sarebbe stato facilmente verificabile da qualsiasi giornalista serio".