Banksy tra topi, metro di Londra e Chumbawamba: “Sono stato in lockdown, ma mi rialzo”
Dopo ogni caduta, non può esserci che il solo gesto di rialzarsi. Sembra dire questo la nuova performance di Banksy nella famosa "tube" di Londra. L'artista britannico torna a colpire, è il terzo "gesto artistico" dall'inizio dell'emergenza di Coronavirus in tema con il periodo che stiamo attraversando. Dopo aver invaso il suo stesso bagno durante la quarantena con i famosi stencil di ratti e aver rappresentato gli infermieri e paramedici in prima linea come supereroi, il writer più famoso al mondo si sposta in metropolitana. La nuova opera si intitola "If You Don’t Mask, You Don’t Get", "Se non indossi la mascherina, non capisci" ed è apparsa nella metropolitana di Londra. Una sorta di pubblicità progresso che invita a utilizzare le mascherine per evitare l'ulteriore diffusione del contagio in Inghilterra e soprattutto nella sua capitale, piagata in questi mesi dall'emergenza Covid-19 come il resto d'Europa.
Banksy ha pubblicato sul suo profilo Instagram il video della realizzazione della nuova installazione. Nel filmato di meno di un minuto è presente un uomo mascherato da addetto alla sanificazione, che in realtà è intento a decorare il vagone della metropolitana con i famosi stencil dell'anonimo street artist. Nessuno può affermare con sicurezza che si tratti proprio dello stesso Banksy in persona. Ultimo tocco di genio, sul finire del video, la famosissima canzone simbolo degli anni Novanta, "Tubthumping" dei Chumbawamba, in versione post lockdown: "I get lockdown, but I get up again", cioè "Sono stato in lockdown, ma mi alzo di nuovo".