Banksy torna con un omaggio ai paramedici, i nuovi supereroi della pandemia
L'omaggio di Banksy alle infermiere e ai paramedici, nuovi supereroi della pandemia, fa il giro del web. Al momento in cui scriviamo, l'ultimo post dello street artist più famoso al mondo, viaggia sui due milioni di "cuoricini" su Instagram, dove il seguitissimo profilo dell'anonimo writer è stato preso d'assalto da ieri sera. Ancora una volta, come nel post di qualche settimana fa, quando aveva postato le immagine di uno stencil realizzato nel bagno di casa imposto dalla quarantena, Banksy torna a colpire e centra il bersaglio.
L'immagine è semplice quanto efficace. Un ragazzino gioca con il pupazzo volante di un'infermiera, mentre Batman e Spiderman giacciono inutilizzati nella pattumiera. L'era che stiamo vivendo impone un cambio di paradigma, anche nella scelta dei propri personali supereroi. Ancora una volta, nell'immaginario dell'artista misterioso, si fa largo l'idea che i cosiddetti ultimi, coloro che negli ultimi anni sono stati vittima di tagli, discriminazione e sfruttamento, siano l'ossatura su cui oggi si sta reggendo la democrazia e la salute pubblica dei nostri Paesi. Come nella lettera indirizzata, più di un mese fa, dalla scrittrice Annie Ernaux a Emmanuel Macron, il presidente della Repubblica francese: l'arte e gli artisti sanno da che parte stare, quando fanno vera arte.
Quindi eccolo, Banksy, l'uomo del mistero. Casomai qualcuno avesse messo in conto un tentennamento nella vena politica della sua azione, negli ultimi tempi, dovrà ricredersi. Banksy è tornato e non cede di un millimetro la sua battaglia. Anche senza uscire di casa.