Auguri ad Alessandro Molin, eclettico ballerino e maestro di danza
Il veneziano Alessandro Molin è nato il 25 gennaio 1962 e per questo è stato un protagonisti di una delle migliori generazioni di ballerini italiani. In quegli anni, infatti, si sono succedute stagioni memorabili di balletto in Italia ed in Europa, con l'andirivieni di coreografi dagli Stati Uniti per un sempre più proficuo scambio artistico e culturale. E lo stesso Alessandro Molin ebbe modo di studiare con Christian Ferrier e poi con Daniel Franck e Raymond Franchetti a Parigi e con Stanley Williams a New York. La formazione assai variegata del ballerino veneziano gli consentì di debuttare proprio nella sua città al Teatro La Fenice, prima di approdare all'Aterballetto di Amedeo Amodio.
All'epoca la compagine reggiana era all'apice e le tournée in giro per il mondo la fecero scoprire dal "New York Times" che la considerò una delle migliori cinque compagini europee. Ed Alessandro Molin non tardò a farsi apprezzare ovunque, con le coreografie dei vari August Bournonville, George Balanchine, Alwin Ailey, José Limón, Antony Tudor, Glen Tetley, Roland Petit, Amedeo Amodio ed in coppia fissa con Elisabetta Terabust.
L'Italia cominciava a stargli stretta e così il ballerino attraversò la Manica divenendo ben presto "principal dancer” del London Festival Ballet, con il quale ha danzato in tutto il mondo nei ruoli principali del repertorio classico e contemporaneo quali "Lo Schiaccianoci", "Giselle", "Romeo e Giulietta" ed il "Bolero" di Maurice Bejart. Sul finire degli anni Ottanta però il ballerino veneziano tornò in Italia per riprendersi il successo con l'esperienza televisiva su RAIUNO con Heather Parisi in "Caravan" di Franco Miseria nel 1988 e la nomina di etoile al Teatro Alla Scala di Milano l'anno successivo, interpretando i titoli salienti del repertorio scaligero al fianco dell'etoile Carla Fracci.
Ma evidentemente all'eclettico Alessandro Molin tornava a stare stretta l'Italia di quegli anni, così tanto da cercar fortuna al Ballett der Deutschen Oper di Berlino nel ruolo di ballerino principale, alternandosi sui palcoscenici di mezzo mondo con l’Aterballetto, il Teatro Alla Scala ed il Teatro dell'Arena di Verona sempre al fianco di Carla Fracci, sua partner ideale nel repertorio classico, fino ai riconoscimenti internazionali degli anni Novanta ricevuti dal "Premio Positano", dal "Premio Tani" e dalla Fondazione "Stravinskij-Nijinskij" di New York. Amato dalle sue partner di sempre Carla Fracci, Natalia Makarova, Elisabetta Terabust ed Alessandra Ferri, Alessandro Molin si è ritagliato un posto speciale nel cuore del pubblico e della critica italiana e straniera in tutti gli anni della sua carriera.
Gli ultimi anni sul palcoscenico dell'etoile veneziana sono passati per le tavole del Teatro dell'Opera di Roma, in occasione della tournée dell'ensemble capitolino al Teatro Bolshoi di Mosca nel 2003 ed in quelle successive in lungo ed in largo per l'Italia. E proprio al Teatro Costanzi è tornato in questi ultimi tempi, chiamato in causa dalla direttrice della Scuola di Danza Laura Comi per cominciare la nuova carriera di docente in una delle tre scuole più importanti in Italia. Come la stessa direttrice romana ha affermato
la presenza delle etoile Alessandro Molin e Gaia Straccamore è un valore aggiunto per la Scuola di Danza del Teatro dell'Opera di Roma. Un vanto ed un orgoglio per me e per i tanti ragazzi in erba che guardano a loro come a modelli da emulare nel tempo. Del resto chi meglio di due etoile può raccontare il palcoscenico ad un allievo? A questo interrogativo mi sono risposta con la loro scelta e la certezza di aver migliorato ulteriormente la nostra offerta formativa ed artistica.