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Auguri a Daniel Ezralow, giovane sessantenne della danza a tutto tondo

Il 22 settembre del 1956 nacque a Los Angeles Daniel Ezralow, una delle figure più poliedriche della danza e dello spettacolo sui generis.
A cura di Massimiliano Craus
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Daniel Ezralow
Daniel Ezralow

Danza, teatro, cinema, moda, pubblicità, musica e televisione sono alcuni dei momenti di vita artistica dell'eclettico Daniel Ezralow, americano adottato dall'Italia dei mille palcoscenici. I frequenti passaggi dalla musica classica al rock e dalle patinate passerelle alle tavolacce dei teatri hanno reso l'artista di Los Angeles uno dei più richiesti professionisti della coreografia, dell'interpretazione e della direzione dai "dietro le quinte" più famose e disparate del mondo. A cominciare da ISO e Momix, passando per nomi di prestigio della coreografia quali Alvin Ailey e Paul Taylor prima di approdare in Europa e scompaginare il modo di intendere e produrre danza tipico del Vecchio Continente. Con Daniel Ezralow è passato l'inequivocabile messaggio di innovare la danza a tutto tondo, sfruttando i nuovissimi canali pubblicitari e musicali per proporre coreografie multi disciplinari nelle quali si rintracciano le più disparate arti performative in un unicum spesso strabiliante. Basti pensare alla presenze di Daniel Ezralow ai Mondiali di calcio "Italia 90",  ai Premi Oscar del 1998, al musical "Cats" con la Compagnia della Rancia rappresentato al Colosseo di Roma nel 2009, la triennale esperienza al Festival di Sanremo dal 2010 al 2012 e la contestuale quadriennale esperienza al talent di Maria De Filippi "AMICI" che , probabilmente, l'ha consacrato definitivamente agli occhi del grande pubblico della televisione, rilanciando in bella mostra le precedenti esperienze artistiche dell'americano sempre più nostrano.

Sessant'anni passati in giro per il mondo dello spettacolo

Daniel Ezralow, ph. Angelo Redaelli
Daniel Ezralow, ph. Angelo Redaelli

Daniel Ezralow ha inscritto la propria carriera del canovaccio trasversale del mondo dello spettacolo, partendo da presupposti coreutici per poi espandersi oltre ogni limite ed ogni esperienza performativa. Ormai il suo  estro creativo è noto a tutti ma soprattutto è stato accostato ai più celebri nomi e compagini del jet-set mondiale a cominciare dal Cirque du Soleil, la "Tosca Amore Disperato" di Lucio Dalla, il musical “Spiderman turn off the dark”, diretto da Julie Taymor e musiche di Bono e The Edge, il film musical “Across the Universe” di Julie Taymor, gli stilisti Issey Miyake e Koji Tatsuno, Roberto Cavalli, Hugo Boss e Sting, U2, David Bowie, Pat Metheny, Andrea Bocelli e Ricky Martin. Un universo artistico così eterogeneo da rabbrividire eppure il neo-sessantenne Daniel Ezralow ha emozionato e sorpreso tutti con un piglio creativo comune a pochi. Eppure tutto parte da un buon olio toscano ed un caffè, gli ingredienti italianissimi di una fantasia teatrale nettamente favorita rispetto a quella televisiva. Lo stesso artista di Los Angeles ha più volte ribadito di preferire la vita faticosa dei teatri, spesso associata alle sue numerose esperienze nel Belpaese condita da successi di pubblico davvero significativi. Basti pensare alla sua carriera cinematografica cominciata ben trent'anni fa con "Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti" di Lina Wertmüller, "La visione del Sabba" di Marco Bellocchio, il televisivo "Ulisse e la balena bianca", "L'ultimo concerto" di Francesco Laudadio, l'altra produzione per il piccolo schermo "La famiglia Ricordi", "Stereo Future" ed il già ricordato "Across the Universe" del 2007. Fino ai sessant'anni compiuti oggi in vista di un futuro ancora più imprevedibile e fantasioso in giro per l'intero mondo dello spettacolo.

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