Attersee e Nitsch in “Duetto per Napoli”. In mostra a Castel dell’Ovo i due artisti viennesi a confronto (INTERVISTA)
Dal 1 dicembre 2013 fino a marzo due storici artisti viennesi, Hermann Nitsch e Attersee, dialogheranno al Castel dell'Ovo di Napoli in una mostra dal titolo “Duetto per Napoli".
Come spiega Peppe Morra, da anni tramite tra Nitsch e Napoli, "l'evento si pone come un inedito percorso, scandito dalla lettura sinottica di due artisti amici, abili nel portarsi al di là dei consueti recinti disciplinari, dialetticamente impegnati nella riflessione sulle proprietà tecniche del linguaggio di cui di volta in volta si servono, e dall'elaborazione di un dialogo intellettivo che rivela un atteggiamento contemplativo e appassionato". Un omaggio a due giganti, che hanno combattuto per la "libertà nell'arte", un concetto che Nitsch stesso ci tiene a sottolineare ai nostri microfoni, nell'intervista esclusiva che ha concesso, insieme con Attersee, a fanpage.it poco prima del concerto di presentazione dell'iniziativa al Teatrino di Corte di Palazzo Reale.
Visioni del mondo distinte, approcci probabilmente opposti, che però si congiungono nel colpo d'occhio espositivo che Bonito Oliva ha saputo architettare sapientemente. E così l'azione brutale ed il gesto pittorico rivelano affinità inaspettate: quanta fisicità c'è nella pittura e quanta pittoricità nella performance? La risposta è "Duetto per Napoli", non a caso un omaggio alla città dove per eccellenza gli opposti si saldano in un'unica, magica e agghiacciante complessità, dove l'oleografico e il terreno, il sacro ed il profano, il sangue e l'acqua di mare si mischiano senza soluzione di continuità.
Hermann Nitsch, fondatore e anima dell’Azionismo viennese, sacerdote indiscusso del Teatro delle Orge e dei Misteri, dove la performance sanguinosa ed estenuante si fa rito collettivo restando poi impressa sulla tela pittorica, ha uno speciale avamposto in città, forziere di tutti i tesori che il suo Gesamtkunstwerk, arte totale, ha regalato all'arte del Novecento: è il Museo Nitsch, sito in uno straordinario edificio di architettura industriale in salita Pontecorvo. Ormai da molti anni i napoletani hanno potuto apprezzare le esposizioni, le iniziative, i dibattiti e gli happening organizzati dalla Fondazione Morra in questa sede, un vero centro di studi e un archivio imperdibile quanto necessario sulla produzione dell'artista viennese, dotato di un Centro di Documetazione Ricerca e Formazione, di una Biblioteca-Mediateca, del Dipartimento per il Cinema Sperimentale Indimpendente, dell'Audioteca di Musica Contemporanea e del Centro per le Arti Performative e Mutltimediali. Un'impresa titanica, che testimonia l'interesse mai sopito della città partenopea per l'arte contemporanea.
Christian Ludwig Attersee è invece oggi considerato uno dei massimi esponenti della pittura oggettiva. Pur essendo nato a Bratislava, comincia un incessante rapporto con l'Austria, fino ad arrivare a rappresentare il paese nel 1984 alla Biennale di Venezia. Attersee è sempre rimasto un outsider, lontano dalle grandi correnti, fermo nella sua idea di un'arte trasversale (dal mosaico, alla pittura, dalla letteratura alla scenografia). Una sua grande retrospettiva del 2002 ha invaso le sale dello Stedelijk Museum di Amsterdam, consacrandolo definitivamente nel panorama dell'arte europea "che conta". Oltre 450 personali tra Europa e Stati Uniti e una incessante produzione di concerti, opere teatrali e danza completano il quadro di questo poliedrico autore viennese dalle origini Slovacche.
La mostra, curata da Achille Bonito Oliva e organizzata da Fondazione Morra, Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, con il patrocinio del Comune di Napoli e dall'Assessorato alla Cultura della Città di Vienna e la compartecipazione di Nino Di Natale e Stefan Sares, è stata resa possibile anche grazie ai contributi di Regione Campania, Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici e Etnoantropologici di Napoli e Provincia di Napoli. "Attersee – Nitch. Duetto per Napoli" resterà a Castel dell’Ovo dal 1 dicembre 2013 al 1 marzo 2014 .