Assalto ai musei: dal Colosseo a Pompei è boom di presenze per le domeniche gratis
Anche ieri, prima domenica di ottobre, è stato boom di presenze nei musei italiani. Da Nord a Sud, l'ennesimo successo di pubblico a partire dal Colosseo, che sfiora le 32 mila presenze, mentre Pompei è "solo" seconda, avvicinandosi ai 30 mila ingressi. Sul podio, ancora una volta a maggioranza campana, la Reggia di Caserta, che è stata presa d'assalto da oltre 17 mila visitatori. Oltre il podio, però, sono tanti e molti i siti museali della Penisola che hanno registrato numeri impressionanti
A seguire le magnifiche tre sul podio, ci sono le presenze contate ai Giardini di Boboli a Firenze (10.077), Castel Sant'Angelo a Roma (6.297), il Museo archeologico di Napoli (6.253), la pinacoteca di Brera (4.020). Un trend positivo nei musei italiani che non pare voler smettere, dovuto ieri alla speciale congiuntura di meteo clemente nella prima domenica d'ottobre. La domenica gratuita di ottobre, quindi, non smette di riservare file agli ingressi del nostro patrimonio culturale. Indistintamente da un punto di vista geografico e non solo tra i tanti musei statali, ma anche quelli civici.
Naturalmente esulta il ministro Dario Franceschini, promotore dell'iniziativa dal 2014. Lo straordinario successo di pubblico, in ogni caso, pone anche delle questioni più importanti, che vanno ben al di là dell'esultanza per i numeri. Di che genere è la fruibilità di un bene culturale quando bisogna dividerlo con migliaia di persone contemporaneamente?
E poi, visto l'interesse degli italiani per il loro patrimonio culturale, non è forse l'occasione del successo di #domenicalmuseo un'occasione per ridiscutere i prezzi dei biglietti, almeno per residenti e per assidui frequentatori, come è stato recentemente fatto agli Uffizi di Firenze, dove la direttrice Cecilie Hollberg ha disposto un sistema di tariffe differenziate volte promuovere una migliore e meno affollata fruizione dei capolavori conservati nella struttura fiorentina.