Archeologia: scoperta antica città romana sepolta da millenni grazie a un radar
Una antica città romana ritrovata senza scavare. Per la prima volta, grazie all'uso della tecnologia, gli archeologi hanno messo a punto la mappa di una città romana attraverso un radar a penetrazione del suolo che, tramite onde inviate nel terreno, riesce a individuare strutture nascoste, grazie a quelle di rimbalzo. Così sono venuti alla scoperta i resti vicino a Roma della città di Falerii Novi, sita a una cinquantina di chilometri a nord di Roma, che fu occupata nel 241 avanti Cristo e sopravvisse fino al 700 dopo Cristo, quando fu abbandonata, dove il gruppo di ricercatori che fa capo all’Università di Cambridge e all’Università di Gand ha utilizzato la tecnologia, che ormai si sta diffondendo in tutto il mondo dell'archeologia e che promette una vera e propria rivoluzione nel mondo degli scavi.
L'archeologia che cambia con la tecnologia
Di recente, infatti, in Messico, tramite una tecnologia laser, è venuto alla ribalta il caso di un'antichissima piattaforma Maya, a cui si è arrivati sempre senza alcuna necessità di scavo. L'uso del radar nella città vicino Roma, invece, nello studio messo a punto dagli archeologi inglesi e pubblicato sul Guardian, ha portato alla luce l'esistenza di una vasta rete di tubature per l’acqua della città, oltre al preziosi ritrovamenti di un complesso termale, un mercato, un tempio e un monumento la cui struttura è diversa da ogni altra osservata precedentemente. Ma non è tutto. L'uso del radar consente di studiare il sottosuolo a diverse altezze e ciò consente di ricostruire l'evoluzione della città nel corso di centinaia di anni.