Approvato il decreto Cultura. Tra le maggiori novità c’è l’Art Bonus
Dopo anni di stasi e polemiche, il decreto legge sulla cultura, varato ieri dal Governo in un consiglio-lampo, sembra aprire effettivi spiragli di miglioramento per il mondo dell’arte in Italia. Obiettivi sono “la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”.
L’Art Bonus è la novità più incisiva: con riferimento all’Ecobonus, si tratta di un sistema di incentivi fiscali rivolto ai privati che decidano di fare donazioni per il restauro di un bene culturale; a tali donazioni è accordato un credito d'imposta del 65% detraibile in tre anni. Sgravi fiscali veri e propri, dunque, sul modello di altre nazioni europee; agevolazioni che favoriscano i finanziamenti per il patrimonio pubblico artistico e culturale italiano da parte di privati che diventano così mecenati: “Oggi abbiamo un sistema di incentivi fiscali per le donazioni quasi nullo”, ha spiegato il Ministro della Cultura Dario Franceschini, “Ebbene adesso ci mettiamo a fianco della Francia con un sistema di incentivi fiscali a favore del mecenatismo". Nello specifico le norme per questo nuovo mecenatismo riguarderanno attività “per gli interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura pubblici o per la realizzazione di nuove strutture o il restauro e il potenziamento delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri pubblici”.
Un tentativo di rivoluzionare il rapporto tra pubblico e privato nella cultura, rapporto di cui ci sono troppi pochi esempi in Italia. “Sarà interesse di tutti ridare ossigeno e spinta a nuovi modelli di collaborazione e di rilancio della cultura italiana”, ha dichiarato Giovanna Melandri, presidente della Fondazione MAXXI, un’istituzione che “ha già raccolto la sfida di un modello di gestione misto pubblico/privato” e che si dichiara pronta a sperimentare e rinsaldare nuovi tipi di collaborazione.
Per la campagna promozionale dell’Art Bonus, il logo ideato dal Ministero dei Beni Culturali utilizza ed assembla le lettere usate nelle firme più famose dei grandi artisti italiani. Accanto al Bonus dell’arte, il dl Cultura, in ambito prettamente artistico, prevede inoltre nuove norme per il crowdfunding e fundraising.
Nel recente decreto si guarda anche a Pompei e Caserta, protagoniste degli scandali culturali più grandi d’Italia: per l’area archeologica vesuviana, maggiori responsabilità sono affidate al Direttore Generale del Grande Progetto Pompei, dove si prevede l’assunzione di nuovi progettisti a tempo determinato; per il complesso della Reggia di Caserta si attende invece la nomina di un commissario per ristabilire l’intero assetto del sito culturale.
Per le produzioni cinematografiche viene raddoppiato il tetto massimo al Tax Credit da 5 a 10 milioni di euro, con lo scopo di attrarre produzioni straniere che lavorino in Italia con manodopera italiana. Per quanto riguarda le fondazioni lirico-sinfoniche, si prevedono concessioni di finanziamenti a quelle che presenteranno un piano di risanamento.
Novità per il settore turistico e alberghiero: il nuovo dl, perseguendo l'obiettivo di migliorare l'efficienza del sistema di offerta turistica della Penisola, concede un credito d'imposta del 30% per le spese sostenute dalle strutture ricettive per la digitalizzazione e per la ristrutturazione degli alberghi. L’Enit, Agenzia nazionale per il turismo, considerata ormai inadeguata per le esigenze del turismo italiano, sarà commissariata: si procederà alla liquidazione di Promuovi Italia e alla riorganizzazione generale dell'Enit per creare uno strumento di promozione turistica efficiente.
Vari i punti trattati nel decreto Cultura. Tra gli altri, ci sono novità riguardanti un Piano Mobilità Turistica, i requisiti delle guide turistiche, i permessi per le riproduzioni fotografiche dei beni culturali, l’accesso agli archivi, l’avvio di strutture turistiche, la nascita della figura del manager museale.