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Antonello Venditti: “Lucio Dalla mi salvò la vita quando pensavo di farla finita dopo la separazione”

Il cantautore Antonello Venditti ricorda il legame con Lucio Dalla, cui attribuisce il merito di avergli salvato al vita nel momento più delicato della sua vita, quello segnato dalla separazione da Simona Izzo: “Pensavo di farla finita”.
A cura di Stefania Rocco
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La separazione dalla ex compagna Simona Izzo, l’allontanamento dal figlio e il desiderio di farla finita che solo l’amico Lucio Dalla seppe allontanare. È quanto Antonello Venditti racconta nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ripercorrendo i momenti più delicati della sua vita: “L’amico di ‘Ci vorrebbe un amico’ è Lucio Dalla. Lucio mi salvò la vita, al tempo della mia separazione. Fu lui a capire che mi dovevo allontanare da Roma, e così per due anni vissi al castello di Carimate, in Brianza, dove venivano i più grandi artisti italiani a incidere i loro dischi. Pino Daniele, i Pooh, Fabrizio De André. Con Fabrizio passavamo notti a parlare, ad approfondire le nostre vite. Fu allora che diventammo davvero amici. Ma poi loro il venerdì partivano; io restavo solo. Sull'orlo del baratro. Entravo in un posto e dovevo uscire. Tutto mi faceva paura. Paura di me stesso. Della mia fragilità. E anche di salire sul palco. Paura di non essere amato. Più volte pensavo di farla finita. Magari schiantandomi in macchina. Poi temevo di far del male agli altri. Avrei potuto centrare un albero. Ma guidavo troppo bene…Dopo due anni Lucio capì che per me era il momento di tornare a Roma: la città dove c'erano Simona e mio figlio. Un'angoscia tremenda. Mi trovo casa, a Trastevere. E mi convinco a riprendere i concerti”.

Sulla separazione da Simona Izzo: “Mio figlio è un Venditti, mi basta”

Com’è finita con Simona Izzo? Ne parla già lei, fin troppo”, risponde il cantautore romano quando gli chiedono del legame che tanta sofferenza ha ammesso gli abbia provocato. A proposito del figlio nato dal legame con la regista e doppiatrice, invece, ha aggiunto: “Sono riuscito a fare il padre anche da lontano, telepaticamente. Con mio figlio ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d'onda. Un fisico quantistico le direbbe che è possibile. È più un Venditti che un Izzo; e questo mi basta”.

Antonello Venditti: “Mi accorgo di cose di cui altri non si accorgono”

Da mio padre ho preso la vitalità, l’arguzia, lo spirito ribelle. E un poco anche il dono di prevedere il futuro”, ha aggiunto ancora l’artista, per poi spiegarsi meglio, “Mi accorgo di cose di cui altri non si accorgono. Ero a Parigi con la mia compagna, che può confermarglielo. Mi sveglio e dico solo due parole: Terremoto… L’Aquila. Lo stesso mi è accaduto prima del terremoto di Amatrice. Il 29 novembre 2019 dissi che ci sarebbe stato un fatto immenso, inaudito, a livello mondiale: era il Covid”.

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