Antonello da Messina a Milano: a Palazzo Reale si celebra la mostra a 540 anni dalla morte
Un pittore mito. La storia delle opere di Antonello da Messina è una di quelle che rendono spettacolari la storia dell'arte. Ci è voluto più di mezzo millennio, infatti, per ricomporre la straordinaria opera visiva e il genio artistico del pittore siciliano del XV secolo oggi in mostra a Palazzo Reale di Milano. Già. Perché solo appena ottant'anni dopo la sua morte s’erano già perse tracce e documenti, restavano solo racconti e leggende. Il silenzio ci mise poco per calare come una scure sul destino di questo straordinario artista.
Il Vasari e la leggenda su Antonello da Messina
Nel 1568, infatti, nel suo "Vite", Giorgio Vasari squarciò l'oblio e costruì una vera e propria leggenda sul giovane pittore siciliano che avrebbe ricevuto il segreto della pittura a olio direttamente da Jan van Eyck colpito dalla bravura di Antonello. Di nuovo il silenzio. E il lento, accurato recupero di questo straordinario genio della pittura. Fino ad arrivare ad oggi.
Antonello da Messina a Palazzo Reale di Milano
Le 19 opere oggi al centro della mostra milanese, una delle più importanti del 2019, saranno visitabili fino al 2 giugno 2019, rappresentano più della metà di tutte le opere note del grande pittore. Sono soltanto 35 le opere in tutto scampate a tragici avvenimenti naturali: alluvioni, terremoti, maremoti e all’incuria e ignoranza degli uomini nel corso dei secoli.
Quelle sopravvissute sono separate e collocate in diverse esposizioni e musei, dall'Italia al resto del mondo, dall'Inghilterra agli Stati Uniti. Alcune opere, peraltro, hanno subito restauri che ne hanno alterato per sempre la stesura originaria, altre sono arrivate sino a noi intatte. Anche per questa travagliata storia, dunque, le opere di Antonello da Messina, restano le assolute protagoniste di una storia misteriosa e affascinante. Per la grandezza delle opere, per il talento di chi le ha realizzate. Per il destino che il caso e la fortuna apparecchiano all'ingegno umano.